Quagliariello: “Repubblica dà la caccia al ribaltone che non c’è”
28 Agosto 2013
"Complimenti a Repubblica: nella vana caccia al ribaltone che non c’è, dopo aver inventato le trame dei senatori del sud, ne ha trovati altri 15!". Lo ha detto oggi il ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello.
"In un articolo a firma di Goffredo De Marchis – prosegue Quagliariello -, un fugace incontro per strada con il presidente Zanda assume contenuti destituiti di ogni fondamento e che smentisco con assoluta nettezza senza timore di poter essere a mia volta smentito".
"Innanzi tutto," il ministro fa riferimento alla giornata di ieri, "non ho parlato con alcun giornalista eccetto una diretta con un tg. Nel merito, a precisa domanda del presidente Zanda, ho risposto che nella giornata di oggi sarebbero stati depositati in Giunta alcuni pareri pro veritate senza specificare altro".
"Soprattutto, non mi sono mai sognato di ‘dare i numeri’ sui colleghi senatori del PdL: si tratta di un argomento neppure lontanamente sfiorato per il semplice fatto che nulla ne so essendo tema estraneo alle mie occupazioni e preoccupazioni".
"Il presidente Zanda, che è fiero avversario politico ma della cui correttezza non ho mai dubitato," conclude Quagliariello", potrà confermare quanto sopra". Così il ministro per le riforme. Ci si permetta solo una riflessione sulla mania del ribaltone che aleggia nella stampa e prolifera sul web, strumento che ben si presta alle patologie complottiste. Di che tipo di ribaltone parliamo stavolta?
L’esecutivo attuale dovrebbe essere sostituito da un nuovo governo che terrebbe assieme il Pd, un pezzettino del Pdl, i vendoliani, i montiani, un pezzettino di 5 Stelle. Siamo nella fantascienza, ma in passato la sinistra italiana più di una volta si è sentita lusingata dai copioni giornalistici in debito con Asimov tanto da praticarli nella realtà.
Con l’unico risultato di ritrovarsi puntualmente al governo il Cav., più forte di prima.