Qualche ora in più per Charlie
30 Giugno 2017
Si moltiplicano di minuto in minuto iniziative, mobilitazioni, veglie e preghiere, in ogni parte del mondo, per il piccolo Charlie Gard, nelle sue ultime ore di vita. Proprio oggi i medici del Great Ormond Street di Londra hanno concesso altre ore preziose al piccolo e alla sua famiglia per stare insieme prima di staccargli la spina, dopo l’appello straziante dei genitori. Una storia, quella di Charlie, che ha varcato i confini nazionali diventando un caso internazionale che ha sconvolto tutti. Tra le tante spontanee iniziative, segnaliamo quella di questa sera, alle ore 19, in Piazza San Pietro (l’appuntamento è all’obelisco) una veglia di preghiera organizzata per dare sostegno al piccolo e ai suoi genitori; un segno della mobilitazione, fortissima e popolare, che ha suscitato la storia di Charlie.
Numerose anche le reazioni che si sono registrate a livello politico contro la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, che ha di fatto deciso di non entrare nel merito del caso e avallare la decisione dei tribunali inglesi, lasciando morire Charlie. Compatto il centrodestra nella difesa della vita del piccolo malato e contro la senza della Cedu. Un appello al Santo Padre è arrivato dal capogruppo alla Camera della Lega Nord, Massimiliano Fedriga “perchè intervenga con la sua autorevolezza per fermare la sentenza di morte verso Charlie Gard. E’ inaccettabile che un tribunale sentenzi la fine di un bambino innocente contro la volontà dei genitori, contro l’amore di mamma e papà. Faccia sentire la sua voce convinto che nessuno potrà rimanere indifferente alle sue parole”. A fargli eco la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: ” Santità, dica qualcosa, Charlie è ancora vivo”.
Al presidente della Repubblica Mattarella ha invece fatto appello il senatore di Forza Italia Lucio Malan: “Dato che quella del bambino inglese malato Charlie Gard è una vera e propria esecuzione, con tanto di sentenza e data di morte, chiedo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che intervenga sulla Regina Elisabetta chiedendo di concedere la grazia”. Per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri “Il cinismo con cui si condanna a morte Charlie Gard dimostra quanto siano aberranti i tempi che viviamo. E’ una vicenda sulla quale si sta discutendo poco e che fa capire come ormai siano diventati labili i confini tra la vita e la morte ma invece quanto siano stati sfondati oltre ogni misura i confini del buonsenso e del rispetto della vita. Bisogna far sentire forte la voce della vita contro l’oscurantismo della morte che si sta affermando in tutta Europa”. Ma reazioni di sconcerto oggi si sono registrate anche nel centrosinistra, aprendo un fronte collaterale di dibattito sulla legge sul testamento biologico, in discussione in questi giorni al Senato e già approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati.
In tarda mattinata il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, in una nota ha condiviso “il dolore di quei genitori e di quel bambino”, che – scrive su Facebook – “mi rimbomba in testa continuamente. Perché – si chiede Renzi – la Corte Europea dei diritti umani (diritti?) non ha concesso la cura sperimentale in America? Perché non consentire alla scienza un ultimo tentativo? Facciamo proteste ovunque per qualsiasi cucciolo, e facciamo bene. E un piccolo cucciolo d’uomo non valeva un’attenzione diversa delle autorità europee? Per una volta ho più domande che risposte…”. Un post che certamente apre polemiche per la contraddittorietà, che probabilmente solo una vicenda così tragica poteva portare alla luce, con la linea che lo stesso Renzi, e con lui tutto il suo partito, ha tenuto sul testamento biologico. Un testo fortemente voluto dal segretario Pd, che l’ha portato in Aula e approvato alla Camera in tempi strettissimi, con le consuete forzature, e che spalanca la porta all’eutanasia dei minori, sia che i genitori siano a favore della sospensione delle cure, sia nel caso analogo a quello inglese, e cioè se c’è un disaccordo tra i genitori e i medici.
Ma non solo Matteo Renzi sembra aver cambiato la propria posizione, anche il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, in un post sul suo blog dal titolo “Charlie Gard e l’Europa senz’anima”, attacca la sentenza della Cedu e si fa paladino della vita: “Neppure Pilato se ne lavò le mani in questo modo – si legge -. Charlie Gard non è clinicamente morto, i suoi genitori non desiderano che siano spente le macchine che lo tengono in vita, addirittura se ne andranno via! La corte europea per i diritti dell’uomo ha sentenziato: ciò’ che hanno deciso i tribunali inglesi riguardo la sospensione dei trattamenti per mantenere in vita il Piccolo Charlie Gard va bene così. Non è entrata nel merito la corte europea. E? incredibile, significa che tutta la UE non ha da dire nulla, in piu’ oppure in meno, riguardo una questione cosi’ atrocemente fondamentale”, attacca Grillo. “Avere la risposta in tasca per situazioni come queste è arrogante in ogni caso, ma la vita va salvaguardata senza dubbio”. Parole importanti a cui hanno prontamente risposto Eugenia Roccella e Gaetano Quagliariello, che rispettivamente alla Camera e al Senato hanno fatto e stanno conducendo tutt’ora una dura opposizione alla legge sul biotestamento.
“Beppe Grillo, testo Camera Dat permette eutanasia minori con sospensione presidi vitali. Sei contrario? Aiutaci! In Senato possiamo evitarlo”. Replica su twitter Quagliariello, leader di ‘Idea’ e capogruppo di ‘Federazione della Liberta” in Senato. “La legge sul testamento biologico in discussione al Senato consentirebbe in Italia un caso analogo a quello inglese: in un eventuale conflitto tra medici e genitori, sarebbe il giudice a decidere, e magari a stabilire di staccare il respiratore, o di sospendere idratazione e alimentazione, come nel caso Englaro”, afferma Eugenia Roccella, parlamentare di Idea. “Il movimento 5 Stelle – prosegue- e’ stato tra i più accesi difensori della legge alla Camera, ma c’è ancora tempo per ripensarci: se vogliamo che la tragedia di cui sono vittime il piccolo Charlie e i suoi genitori non si ripeta mai in Italia, possiamo farlo, perché il voto dei 5stelle al Senato è decisivo. Grillo sia coerente,- conclude Roccella- non si limiti alle parole, e ci aiuti a fermare l’eutanasia”.
Insomma, dalle dichiarazioni di oggi, i leader dei due partiti (Pd e M5S) che sulla legge sul fine vita hanno stretto un patto di ferro, determinandone una prima approvazione alla Camera, sembrano non aver le idee chiare, o forse sull’onda di un caso limite e inumano, in cui si rivela tutta la tragedia dell’eutanasia, come quello di Charlie, hanno cambiato idea. Non vogliamo prendere in considerzione l’ipotesi peggiore, e cioè che queste dichiarazioni siano solo un modo per agganciare l’onda della commozione generale,senza conseguenze reali sulla posizione a favore dell’eutanasia. Di fatto, come i due esponenti di Idea hanno fatto notare, c’è un punto caldo della legge che va chiarito, e non ammette incertezze. Delle due l’una: o si sta dalla parte di Charlie e della vita, o no. E oggi, con la legge attuale sul testamento biologico, ci potrebbe essere un piccolo Charlie italiano.
Acquista il libro di Assuntina Morresi “Charlie Gard-Eutanasia di Stato” sullo shop de l’Occidentale