Quando Bill Emmott sdoganò il Cav.

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Quando Bill Emmott sdoganò il Cav.

03 Agosto 2013

di Ronin

Ve lo ricordate Bill Emmott, il corrispondente inglese dell’Economist di "Girlfriend in a Coma" e del "Berlusconi unfit to government?". Tenetevi forte, qualche mese fa ha cambiato opinione. Il ditino alzato si è di colpo abbassato ed emerge una certa simpatetica complicità. Emmott infatti si è messo in testa di spiegare agli americani perché B. sta così simpatico agli italiani, e perché, a 76 anni suonati, rischia di prendere ancora una marea di voti.

Leggiamo con attenzione l’articolo pubblicato da Emmott sul sito della CNN. In sostanza, il giornalista ci dice che: 

1) Berlusconi continua ad essere l’unico politico italiano che anche quando fa promesse che non si possono mantenere, come restituire l’Imu, appare comunque l’unico a battersi contro la Bestia nel disperato tentativo di domarla;

2) i processi e gli scandali sulle notti di Arcore saranno anche gravi ma un bel po’ di gente in Italia considera il sistema giudiziario così disastrato che in fondo se tocca a lui come a noi che possiamo farci? Del resto anche il Rubygate rientra nel suo "piano marketing", mostrarsi "glamorous, young, entertaining and happy". Molte donne lo odiano per questo, altre lo adorano; 

3) non è vero che i suoi oppositori sono uomini di stato responsabili. Secondo Emmot questo poteva essere vero per Mario Monti, ma la sinistra, in particolare il Pd, ha i suoi scandali, i suoi interessi indicibili, durante le elezioni è stata travolta dal buco nero di Monte Paschi, e soprattutto sia Bersani che Monti in campagna elettorale hanno fatto cilecca dal punto di vista della comunicazione politica;

4) c’è solo un vero grande antagonista, per carisma e personalità (visto che le elezioni ormai si giocano tutto questo binomio) che potrebbe minacciare il Cav., Beppe Grillo (Renzi non pervenuto), ma, nonostante tutto, il messaggio anti-tasse di B. può avere ancora un’ampia risonanza tra gli elettori indecisi; 

5) il conflitto di interessi? le tv commerciali? le agenzie di raccolta pubblicitaria? la grande ricchezza del Cav.? Non sono certo indicatori da trascurare, conclude Emmott, ma altrettante ragioni che spiegano il suo successo politico.