Quarto, Pd contro M5S. A suon di intercettazioni
06 Gennaio 2016
Ennesimo scandalo a base di intercettazioni, che stavolta coinvolge M5S a Quarto, comune governato dai grillini dove la Camorra avrebbe invitato a votare per il movimento. "Comincia a chiamarlo. Ha preso 890 voti, è il primo degli eletti. Noi ci siamo messi con chi vince, capito?", le parole di una intercettazione del 2015 da cui emergerebbero responsabilità dei politici M5S sul territorio.
L’inchiesta è del pm John Henry Woodcock. Il caso Quarto riporta in ebollizione lo scontro politico, con lo stato maggiore del Pd che attacca la "doppia morale" grillina e invoca "chiarezza" su ipotesi "gravissime, inquietanti". Il sindaco M5s di Quarto potrebbe essere sentito presto in commissione Antimafia. Il Movimento 5 Stelle in una nota si dichiara "parte lesa" nella vicenda, rivendicando di avere già espulso il consigliere comunale coinvolto nell’inchiesta. A pubblicare le intercettazioni il quotidiano La Stampa.
Il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo, sentita in Procura prima di quella data, ricorda di essere parte lesa. E ribadisce di aver subito pressioni da De Robbio per assegnare lo stadio di Quarto, affidato fino ad allora a un sodalizio "per la legalita’", a privati (De Robbio, secondo le indagini, ne avrebbe promesso la gestione a Cesarano). "Noi ne abbiamo invece ripreso la gestione – spiega il sindaco – per promuovere il sociale". M5S ha poi attaccato il Pd invitandolo a pensare agli indagati in casa democrats.