Quarto prova del fuoco per Movimento 5 Stelle
12 Gennaio 2016
Il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo resiste. Non molla, incurante della richiesta di dimissioni arrivata ieri dal blog di Beppe Grillo. In parlamento, il Movimento 5 Stelle sembra sbandare. Lei, la sindaca, non risulta indagata nella indagine sulle presunte infiltrazioni camorristiche dentro la amministrazione comunale del comune campano, inchiesta che per adesso ha portato alle dimissioni dell’assessore De Robbio. Ieri, perquisizioni della polizia al Comune e in casa della Capuozzo, “parte lesa”, secondo Grillo, ma che deve dimettersi ugualmente. Il Comune però ha gestito in modo regolare l’appalto sulla fognatura, secondo il capo dell’anticorruzione Cantone. Intanto i pm continuano a indagare. Che succederà se Capuozzo restasse al suo posto contravvenendo alla richiesta di Grillo? Dalle dimissioni richieste si potrebbe arrivare l’espulsione, com’è avvenuto col sindaco di Gela, Domenico Messinse.
Tutto questo mentre il sindaco pentastellato di Parma, Pizzarotti, solidarizza con la Capuozzo. Lo stesso Pizzarotti, insieme al collega livornese Nogarin, ieri sono risultati tra i primi cittadini che riscuotono più consensi in Italia. Insomma, il rischio per M5S è che sul caso Quarto si consumi l’ennesimo strappo interno tra la diarchia Grillo-Casaleggio e gli amministratori che sul territorio sono chiamati alla prova del governo, non solo al moralismo giustizialista grillino, succube dello stato maggiore Pd e di scrittori come Saviano. In mezzo, stretti nella contraddizione, i membri del Direttorio M5S e i gruppi parlamentari. Roberto Fico, che sta sperimentando sulla sua pelle la carezza delle intercettazioni, scrive su Facebook di essere pronto a denunciare “chiunque arbitrariamente manipolerà il contenuto di conversazioni telefoniche per farne false interpretazioni al fine di gettare fango sulle persone oneste”.
Nel merito, scrive Fico "leggo di un mio invito fatto al sindaco di Quarto ad ‘andare avanti tranquillamente’ risalente allo scorso 16 dicembre. Tutto ciò è palesemente falso, fuorviante e costruito ad arte. Il messaggio a cui si fa riferimento nell’intercettazione pubblicata è stato inviato da me al consigliere Nicolais che chiedeva spiegazioni sulla cacciata di De Robbio. Il mio messaggio diceva, testualmente: ‘Andate avanti e cercate di lavorare tranquillamente’". Dal resto del direttorio, bocche cucite e domani Di Battista e Di Maio saranno in tv a spiegare cosa sta succedendo nel movimento. Sul blog di Grillo, la “base” vuole le dimissioni della Capuozzo. Ma il deputato campano Luigi Gallo la pensa diversamente: "Sulla base dei fatti noti ad oggi, esprimo piena solidarietà all`Amministrazione comunale di Quarto. Non essendo emersa ad oggi alcuna palese violazione delle norme giuridiche né del regolamento del Movimento 5 Stelle, del sindaco, della Giunta e degli attuali consiglieri comunali del M5s non condivido la decisione comunicata tramite il blog di Beppe Grillo". Dire che il movimento è diviso è un eufemismo. Capire cosa succederà nei prossimi giorni per adesso un mezzo enigma.