Quei giovani italiani che hanno scelto la bandiera del “Tea Party”
10 Settembre 2010
C’è una cultura della libertà che finora ha trovato riparo solo oltreoceano ma adesso, grazie alla passione e al duro lavoro di molte associazioni e fondazioni nascenti, sta risorgendo anche in Europa, antica culla della civiltà liberale. La rinascita del culto dell’individuo, delle sue capacità e dei suoi diritti naturali vede protagonisti gli studenti liberali e libertari del vecchio continente che hanno finalmente una casa, un’effigie sotto la quali riunirsi, conoscersi e scambiare opinioni al fine di creare un network virtuoso per la crescita e la divulgazione delle istanze della libertà.
Lo European Libertarian Student’s Summit di Bruxelles del 25-28 Agosto ha segnato l’inizio di una collaborazione tra i leader degli studenti libertari di tutta Europa capitanati da Carlo Cordasco che hanno preso la decisione di strutturare il loro network sulle orme del prestigioso esempio dell’americano Students For Liberty, a cui il neonato movimento studentesco europeo sarà strettamente legato. L’Italia era presente con i giovani e ambiziosi studenti di ISFIL Italian Students For Individual Liberty, a riprova che i veri studenti della libertà nel nostro paese sono presenti, anche se non gravitano attorno al mondo politico. ISFIL è impegnata nel coordinare le operazioni dell’intero continente organizzando la European Liberty Conference, sponsorizzata dalla Fondazione Magna Carta, l’Atlas Research Foundation, l’Institute for Humane Studies e l’Istituto Bruno Leoni, che avrà luogo l’11 e 12 Ottobre alla Bocconi di Milano, nella quale saranno presenti tra le più note personalità internazionali del pensiero liberale e libertario: Anthony de Jasay, Alberto Mingardi, Antonio Martino, i fellow del Cato Institute Loren Lomasky e John Hasnas e molti altri.
Ma la lotta per la libertà non si limita alla discussione intellettuale; un gruppo di ragazzi è autore della brillante trovata di importare il nuovo prodotto di successo della politica liberale americana in Italia, attribuendogli nome e logo: Tea Party Italia infatti è l’associazione di riferimento degli attivisti della libertà sparsi lungo lo stivale, nata a immagine e somiglianza delle proteste del tè che hanno attraversato tutte le città degli States al grido di "meno tasse, più libertà". Come operazione congiunta con la European Liberty Conference, l’11 Ottobre si terrà l’importante tappa milanese dei Tea Party nostrani in cui, oltre al dibattito, ci sarà occasione di gustare un tè e una cena gentilmente offerti dall’associazione. Durante la conferenza bocconiana ci sarà uno spazio dedicato anche alla presentazione del Journal of Liberty and Society, pubblicazione accademica di Students For Liberty, e del valoroso Bastiat Project, nobile iniziativa intitolata al grande filosofo francese che si prefigge di informare gli studenti sugli ideali della libertà individuale e le virtù del libero mercato, valori che troppo spesso non trovano posto nei corsi universitari, vittime dello statalismo che egemonizza la cultura accademica.
Al fine appunto di rendere reperibili agli studenti gli scritti dei grandi liberali di cui non sentono parlare a lezione, durante la European Liberty Conference verrà distribuito il tomo What Your Professors Won’t Tell You, raccolta di saggi di Bastiat, Hayek e Tom Palmer (senior fellow del Cato Institute) redatta da Students For Liberty e l’Atlas Research Institute. E’ tempo per la libertà di tornare ad essere valore fondante delle relazioni umane e fulcro del dibattito politico italiano ed europeo. Lo statalismo, sinonimo di repressione individuale e economica, ha portato la società occidentale alla deriva e alla perdita di quei valori imprescindibili che devono rimanere ben saldi nella coscienza di ciascun Europeo. Lottare per riappropriarsi delle libertà estirpateci nel corso dei secoli con il formarsi di quell’istituzione chiamata Stato moderno non è soltanto un diritto: è un dovere verso l’Uomo.