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Quei gladiatori con licenza che farebbero impallidire Spartacus
12 Marzo 2012
Avete presente quei tipi (spesso neppure di nazionalità italiana) che si aggirano in zona Colosseo, vestiti da pseudo gladiatori/centurioni che tampinano senza ritegno i poveri turisti per convincerli a farsi scattare una foto-ricordo al ‘modico’ prezzo di 20 euro? Bene, questi truffatori in costume potrebbero presto essere iscritti ad un vero e proprio albo professionale.
Non avete capito male. Stando alla proposta di delibera firmata da Giordano Tredicine (rampollo della famiglia di venditori ambulanti tra le più note ed influenti di Roma), i figuranti entrati ormai da po’ di tempo oltre che nel folklore romano soprattutto nelle cronache per risse, truffe e fastidi a carico dei visitatori della capitale, per ottenere l’autorizzazione del Campidoglio a svolgere la loro attività dovranno avere – come succede per avvocati, ingegneri o giornalisti – un tesserino e indossare una veste identificativa con i colori di Roma. Questi prerequisiti permetterebbero ai finti gladiatori di ottenere una licenza.
Ma il punto più controverso della proposta – che ha fatto andare su tutte le furie l’ex vicesindaco di Roma e senatore Mauro Cutrufo – è che l’illecita somma che spesso i centurioni tentano di estorcere ai turisti finisca per diventare, con questo sistema di licenze, una vera e propria “tassa” autorizzata. L’iniziativa di Tredicine, infatti, prevede che i gladiatori, per farsi semplicemente immortalare ai piedi del Colosseo, piuttosto che all’Arco di Costantino, possano chiedere come tariffa fissa 10 euro. Una roba che farebbe rivoltare nella tomba Spartacus.
Insomma, dopo questa proposta, non ci stupiremmo affatto se licenze simili venissero date ai cartomanti succhia-soldi che si concentrano negli angoletti di piazza Navona o agli ‘sparabolledisapone’ che rischiano di far venire l’orticaria ai passanti di via del Corso. Nello specifico questa iniziativa sui centurioni ‘professionalizzati’ di vedere associata al Colosseo (una delle sette meraviglie del mondo) una delle sette stupidaggini mai ideate dal 753 a.C.
