Quei politici svizzeri che pagavano i “topi italioti”
09 Marzo 2014
di redazione
Un giornale svizzero, il Caffè, sembra aver smascherato i politici della destra in Canton Ticino che dopo aver propagandato la campagna sul referendum antistranieri (passato con il 68 per cento dei voti), ora si scopre affidavano normalmente lavori ai "topi" e "italioti", cioè i piccoli artigiani che non altro male fanno all’economia elvetica se non renderla più competitiva. Nel mirino del giornale sono finiti esponenti della Lega Ticinese e della Unione Democratica di Centro, due partiti che hanno sostenuto con forza il referendum e che negli ultimi anni ricorrevano ai "padroncini" italiani tanto esecrati.