Quel giorno in cui un funambolo lasciò gli Stati Uniti a bocca aperta

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Quel giorno in cui un funambolo lasciò gli Stati Uniti a bocca aperta

31 Dicembre 2010

Chiudete per un istante gli occhi e immaginate di tornare indietro nel tempo di trentasei anni. E’ un limpido mattino di agosto e state camminando nel ‘Lower Manhattan’, all’ombra delle Twin Towers. Le strade già brulicano di uomini in giacca e cravatta mentre un taxi vi si ferma accanto, la portiera si apre e scende una donna in tailleur che rimane davanti a voi impietrita, con la bocca spalancata e lo sguardo rivolto verso l’alto. Vi girate e vi accorgete che lassù, tra le due torri, c’è un puntino nero che si sposta lentamente da un edificio all’altro.

Ora riaprite gli occhi e iniziate a leggere Toccare le Nuvole (Tea 2006). Scoprirete che quel puntino nero è in realtà Philippe Petit, il giovane francese che la mattina del 7 agosto del 1974 tese un filo da una torre all’altra del World Trade Center e ci camminò sopra, sfidando la forza di gravità a 412 metri da terra.

Quel giorno centomila newyorkesi si fermarono tutti insieme per assistere alla traversata romantica di un funambolo di 24 anni che, tenendo il baricentro in perfetto equilibrio tra arte e terrorismo, mise in luce tutta la vulnerabilità degli Stati Uniti con un atto criminale e al tempo stesso pacifico dal profondo senso simbolico.

"To reach the clouds" (questo il titolo originale del libro) è un diario ricco di fotografie, piante architettoniche e schizzi in cui Petit, in modo avvincente, racconta i sei anni dell’organizzazione del "colpo". I viaggi a New York per effettuare i sopralluoghi nelle torri ancora in costruzione, i travestimenti per entrare indisturbato negli edifici facendosi beffe della sicurezza, le lunghe ore di allenamento ed il reclutamento dei (più o meno affidabili) complici della folle impresa. Infine, la freccia scoccata da una torre all’altra per tendere il filo d’acciaio sul quale muovere il primo passo verso il vuoto.

Con uno stile semplice e frizzante, sempre in bilico tra l’avventura e il poliziesco, Petit racconta un’impresa clandestina divenuta ormai parte della storia: un vero e proprio atto di "disobbedienza" che oggi riempie quel vuoto creato l’11 settembre 2001. Così, una volta finito il libro, potrete chiudere di nuovo gli occhi e immaginare che le Twin Towers siano ancora lì.

Philippe Petit, Toccare le nuvole, Tea, Milano 2006