Quel ramo del Lago di Como conteso fra Clooney e i miliardari russi

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Quel ramo del Lago di Como conteso fra Clooney e i miliardari russi

28 Febbraio 2010

Dopo aver colonizzato Forte dei Marmi, presenziato al Twiga e dominato le estati versiliane (come quando Mr. Chelsea, Roman Abramovich, pretendeva di mangiare in un ristorante già al completo e senza aver prenotato), i magnati russi hanno deciso di spostarsi un po’ più a Nord, in quel ramo del lago di Como. Acquistano grandi e belle ville nella zona, con valigie traboccanti di banconote. al seguito. Il valore  di questi immobili oscilla fra i 4 e i 35 milioni di euro, ma non sempre la presenza dei nuovi miliardari è ben accolta: questi parvenu che si sono arricchiti nel giro di 15 anni non piacciono troppo alla gente del Lago, dove la discrezione è virtù somma.

 

Qualche giorno fa, George Clooney ha annunciato di voler vendere Villa Oleandra, suscitando subito più di una polemica. Sembra che dietro la decisione del divo americano ci sia proprio la fidanzata italiana, Elisabetta Canalis, divenuta ormai allergica ai turisti, ai fan e ai paparazzi di stanza a Laglio. I primi ad avanzare un’offerta sono stati il calciatore rossonero, David Beckham, e la moglie, l’ex spice Victoria, che dopo aver soggiornato come ospiti nella villa, ora avrebbero deciso di acquistarla, per la sua “pace e tranquillità”.

Ma i Beckham non pensavano di dover fare i conti con Tariko Roustam, un tycoon russo quasi cinquantenne che ha un piccolo impero fatto di birra, banche e assicurazioni. Tariko ha giocato al rialzo, offrendo 30 milioni di euro contro i 20 del calciatore inglese, convinto che "L’affare si farà e la villa sarà mia". Le ultime dichiarazioni di Clooney, che ha ironicamente smentito la vendita di Villa Oleandra, sembrano non aver scoraggiato il miliardario russo. Tantomeno i commenti del sindaco di Laglio, Roberto Pozzi, che senza troppi complimenti ha detto di preferire i Beckham, perché così almeno “conserveremo un po’ di glamour”.

Tariko Roustam non è l’unico degli zar russi a preferire il lusso made in Italy. Tre anni fa l’immobiliarista moscovita Arkady Novikov aveva acquistato l’ottocentesca villa La Fontanelle, un tempo appartenuta a Gianni Versace. Allora, il britannico Sunday Times scrisse che il miliardario, pur di togliersi dai piedi ogni concorrente, aveva giocato al rialzo, spendendo 33 milioni di euro. Anche Igor Kogan, uno dei più fidati banchieri del presidente Vladimir Putin, ha acquistato Villa Punta e Villa Melograno, sempre a Laglio, proponendo un ambizioso piano di ristrutturazione approvato dal Comune, ma fortemente osteggiato dagli ambientalisti. Per non dire di Mikhail Kusnirovish, a capo dei grandi magazzini di lusso Gum, divenuto il nuovo inquilino di Villa Saibene a Ossuccio, oppure di Oleg Bojko, re dei casinò russi, che è solito trascorrere le proprie vacanze a Villa Saibene, vicino Blevio.