Quella “Coalizione dei Volenterosi” di Alfano disperata solo di perdere la poltrona

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Quella “Coalizione dei Volenterosi” di Alfano disperata solo di perdere la poltrona

11 Dicembre 2016

“In un momento così delicato per il Paese abbiamo dato la disponibilità per un governo di comune responsabilità di tutte le forze volenterose. Spero in un coinvolgimento di Fi e di tutte le forze politiche” che ci stanno. Dopo l’incontro al Colle per le consultazioni, Angelino Alfano ha lanciato un appello a Silvio Berlusconi e a tutte le forze politiche responsabili per arrivare in tempi brevi a un nuovo governo attraverso una sorta di ‘coalition of the willing’, dice lui: “come la forza multinazionale guidata dagli Usa nella seconda Guerra del Golfo”.

Che Alfano avesse una faccia di bronzo capace di superare ogni sorta di definizione, era già noto agli italiani. Ma sul fatto che avesse ancora il coraggio di lanciare proposte, qualcuno, forse, non avrebbe scommesso un euro. E invece eccolo, ‘ancora sulla breccia cari amici’. Ci domandiamo se la corretta parafrasi di “volenterosi” sia, piuttosto, ‘disperati di lasciare i ministeri’? ‘Guerra del Golfo’ può anche essere una bella analogia, peccato che sia completamente fuori contesto. O, probabilmente il buon Angelino si riferiva al governo Renzi che ha lasciato macerie nel Paese. Oh, no, forse ci siamo arrivati: la “seconda guerra del Golfo” è l’analogia perfetta con l’uscita di Renzi che lascia in macerie i centristi di sinistra.

Sta di fatto che la proposta di una ‘coalizione di volenterosi’ per disinnescare la mina Mps, il nodo dell’Italicum e tutte le emergenze del momento, è stata accolta con la freddezza che meritava e rispedita al mittente. Una bocciatura condivisa anche da Lega e Fdi, e che ricompatta, in un certo senso, il centrodestra. Il primo a far sentire la sua voce è Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, che non ha dubbi, ”Non faremo da scudi umani al servizio del Pd e dei suoi alleati, non faremo mai parte di maggioranze di governo”.

Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fdi, è categorico, ”La proposta di Alfano va bocciata. E comunque, qualsiasi governo nasca, sarà un governo yogurt e deve esser scritta la data della scadenza sulla confezione, perché la data di scadenza ce l’ha messa il popolo italiano”. Mentre per Eugenia Roccella, parlamentare di IDEA, le priorità sono tre: “nuova legge elettorale da fare tutti insieme e nel frattempo un governo che traghetti l’Italia al voto il prima possibile; chiunque tranne Matteo Renzi al governo; in ogni caso noi saremo all’opposizione e all’opposizione concluderemo questa legislatura”.

Niente da fare, insomma, anche se Ncd, per le poltrone tanto care, è pronto a tutto.