Quella ragioniera mai licenziata e le bufale di Reportime

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Quella ragioniera mai licenziata e le bufale di Reportime

22 Febbraio 2012

Sul Corriere del 13 febbraio Milena Gabanelli, l’affilata penna di Reportime, definisce “pasticcio” la legge n. 122/2010 del passato governo Berlusconi, per aver cambiato le regole sul passaggio dei dipendenti dall’Inpdap all’Inps (cosiddetta ricongiunzione contributiva), cosicché migliaia di questi lavoratori devono "pagare fino a 300 mila euro per ritirarsi dal lavoro".

Una tesi forte e seducente, ma non tanto da appagare la giornalista che, per rendere più toccante la vicenda narrata, pensa di metterci anche del suo. Visto i temi caldi di attualità, quale migliore soluzione poteva trovare se non quella di evocare l’ingiusto licenziamento?

Deve aver pensato esattamente così la Gabanelli; infatti, nella “lunga lista di situazioni prodotte dal frutto bacato della legge del 2010” riporta anche questa lettera di un’impiegata pubblica che, però, risulterà vera solamente a metà: "Ho lavorato 31 anni presso la ragioneria del Comune e versato i contributi all’Inpdap; poi, 9 anni fa, hanno ridotto il personale e sono passata a una ditta privata che li ha versati all’Inps (…)".

La lettera fa intendere che la lavoratrice, dopo 31 anni presso il Comune, è stata licenziata “per riduzione di personale” e, quindi, costretta a passare al settore privato. Un (ri)tocco di classe, si potrebbe dire; che nel contesto dell’inchiesta (provare che la legge sulla ricongiunzione è un pasticcio) serve ad affermare la “presunzione d’innocenza” del lavoratore a prescindere da suo comportamento: lo Stato prima mi licenzia e adesso non mi manda nemmeno più in pensione.

A una lettura attenta, tuttavia, la situazione appare a dir poco inverosimile tanto notorio è il regime superprotettivo di cui godono i dipendenti pubblici; questa perplessità, la manifesto in un articolo del 14 febbraio a L’Occidentale sostenendo che, se davvero la situazione del licenziamento venisse provata, si “tratterebbe di un vero miracolo!”.

Il miracolo succede, ma è un altro. Il giorno dopo, tra i vari commenti all’articolo, uno sovrasta gli altri per contenuto: "mi sento chiamata in causa in quanto sono la ragioniera di quel Comune che non mi ha licenziata, ma dal quale me ne sono andata volontariamente per motivi personali (…). Quello che più mi offende, è di passare anche per imbrogliona!" Firmato: Laura Sertori. Non so se a leggere quel commento ho provato più stupore che turbamento. L’ideologia, talvolta, spinge addirittura ad alterare la verità pur di abbattere il nemico.

Tratto da Italia Oggi