Quella spina nel fianco di Marino
26 Luglio 2015
di Ronin
La lettera aperta del senatore Augello al sindaco di Roma Marino sul “terremoto Atac”, apparsa qualche giorno fa, è solo l’ultimo atto di una lunga sfida. Sono tante infatti le interrogazioni e le interpellanze che il parlamentare di Ncd insieme al gruppo romano del partito hanno fatto in questi anni scoperchiando macchie, errori e contraddizioni della giunta capitolina.
Andando a ritroso nel tempo, c’è la battaglia, vinta, sulla Panda rossa del sindaco, costretta a sloggiare dal parcheggio del Senato. Vicenda che dimostrò a tanti cittadini romani – infuriati per l’aumento delle tariffe dei posteggi – chi stava davvero dallo loro parte. Per non dire del pressing sulle multe, non pagate, del sindaco, con tanto di scuse di Marino seguite da un ormai epico “vado avanti”.
C’è poi la storia della vicecomandante della Polizia locale incaricata di redigere i provvedimenti disciplinari per le mancate visite fiscali ai vigili che disertarono il lavoro la notte di San Silvestro. Emerge non solo che la reperibilità era stata gestita con elenchi non aggiornati, ma che lo stesso vicecomandante era a capo di uno dei nuclei che avrebbero dovuto avviare in tempo le visite.
Una inedita forma di “autoassoluzione”, secondo Augello, che sulla vicenda dell’ultimo dell’anno presenta una serie di interrogazioni parlamentari. In Campidoglio arrivano gli ispettori del ministero guidato dalla Madia, con un messaggio chiaro alla giunta: niente sconti. Dirigenti in castigo, compresa la vicecomandante.
E’ il Nuovo Centrodestra a smascherare la “circolare bavaglio” grazie alla quale il Comune voleva intervenire a livello disciplinare contro le maestre colpevoli di parlare con i giornalisti. “Astenersi” da dichiarazioni pubbliche “offensive” nei confronti dell’amministrazione, la direttiva comunale. Ncd invece è in piazza al fianco delle maestre, che si mobilitano sotto il Campidoglio.
Il partito denuncia anche gli strani ‘sabotaggi’ nella metro di Roma, come il 17 aprile, il venerdì nero del trasporto pubblico della capitale, con scioperi selvaggi annunciati e naufragati nel volgere di poche ore, quel tanto che basta a creare enormi disagi per gli utenti. Ma da dove partì l’ordine di fermare i convogli? L’assessore Improta, ora dimissionario, darà ragione alla opposizione, definendo l’episodio “intollerabile”. Il garante ha condannato Atac a pagare un’ammenda. Atac, non i lavoratori.
Grazie a un’altra interrogazione di Ncd viene fatta luce sullo stipendione dell’ad di “Risorse per Roma”, uomo di fiducia del sindaco a capo della municipalizzata che cura le dismissioni immobiliari del Comune. Quest’ultimo, sotto pressione, accetta di ridursi la retribuzione, dimezzandola. Con lo stesso impegno, il Nuovo Centrodestra romano si batte per annullare i premi di produttività esagerati nelle altre controllate del Comune.
C’è infine quel gioiello d’arte contemporanea, un’installazione di luci festive, sistemato a suo tempo dal Campidoglio nella celebre fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona. Sul gusto artistico di chi l’ha creato sospendiamo il giudizio, fatto sta che Acea si ritaglia un bel quarto d’ora di celebrità come sponsor dell’iniziativa. Per non dire dei quasi seicento siti archeologici nella Capitale dei quali Ncd denuncia da tempo l’abbandono. Un’inchiesta del Tempo e almeno un paio di trasmissioni televisive dimostrano che avevamo ragione. Sul caso è intervenuto il ministro Franceschini.