Quell’inchino davanti al Re Saudita è costato caro al presidente Obama
03 Aprile 2009
I mezzi d’informazione mondiali – quelli europei, soprattutto, ma anche quelli americani– celebrano le virtù diplomatiche di Barack Obama. Il presidente ha stupito i pundits di tutto il pianeta mettendo d’accordo Cina e Francia sui paradisi fiscali. E conta poco se l’acrobazia sia costata l’esclusione di Hong Kong e Macao dalla “lista nera”, perché i commentatori si concentrano sulle ritrovate qualità da statista dell’inquilino della Casa Bianca che continua a volare nei sondaggi d’opinione(insieme alla moglie Michelle), anche se non in tutti.
Per Jihad Watch si tratta di una aperta "violazione del protocollo", che non prevede inchini del presidente americano nei confronti di "monarchi stranieri", perché si tratta di un "atto esplicito di sottomissione". Scott Johnson di Powerline (uno dei blog responsabili del licenziamento di Dan Rather dalla CBS nel 2004) arriva a paragonare il gesto al celebre bacio tra Jimmy Carter e Leonid Breznhev nel 1979 e aggiunge qualche particolare divertente su un’altra clamorosa infrazione di protocollo: il quasi-abbraccio tra Michelle Obama e la Regina Elisabetta. E la pasionaria conservatrice Michelle Malkin aggiunge benzina al fuoco delle polemiche, scatenando la reazione di centinaia di blog, a destra e a sinistra dello schieramento politico (qui una piccola selezione).