Questo è un super venerdì! È venerdì 7 agosto, il mio ultimo giorno di lavoro…
07 Agosto 2009
Venerdì… Adoro il venerdì! E non solo, questo è un super venerdì! È venerdì 7 agosto, il mio ultimo giorno di lavoro…
Ahh, finalmente.
A dire il vero però, quest’anno sono un po’ in ansia per le vacanze.
Andremo in Sicilia, Roberta ed io. Soli. E fin qui, niente da eccepire.
Solo che la mia ciccina ha deciso di non voler prenotare niente, e di andare così, alla ventura.
Ho fatto un inter-rail da ragazzo, ed era stata un’esperienza incredibile. Ma ritrovarmi in una stazione a dormire per terra con Roberta non è un’immagine così allettante. In Sicilia poi, che se un mafioso decide che non gli va bene viene lì con la lupara e…
Già me lo vedo: “Che minchia state facendo voi due!” pam pam.
Ma quando ne abbiamo parlato lei ha detto: “Quale stazione e stazione! Mia sorella c’è stata e dice che si trova posto sempre e le pensioncine costano pochissimo e sono deliziose! Poi non mi va di sentirmi vincolata da una prenotazione in un posto piuttosto che in un altro, se qualcosa ci piace ci fermiamo, se non ci piace ce ne andiamo. Vaglielo a dire poi all’albergatore: no, sa, qui non ci piace…”.
Sì, vaglielo a dire. Così poi pure quello esce con la lupara e…
Partiamo lunedì, per evitare il traffico della domenica. Andiamo in macchina, con l’intento di fare il giro dell’isola. Poi si vedrà.
In tutto l’ufficio oggi c’è ovviamente un’atmosfera rilassata: siamo in pochi, visto che qualcuno è già in ferie, e la prossima settimana chiudiamo, quindi siamo tutti molto distesi.
C’è chi parla di Brasile, chi di Stati Uniti. In Sicilia ci sono già stati tutti, quindi i consigli per me sono i più numerosi: “O, a Catania non puoi non andare agli after party che organizzano all’ostello! Vedrai, l’ostello è il centro della città!”.
“Quando farai un bagno alla Riserva dello Zingaro mandami un pensiero!”.
“Mamma mia che buono tutto in Sicilia! Vedrai quanti attentati alla tua dieta, come dici tu!”.
Scoppiamo a ridere.
La giornata trascorre senza grandi impegni. Quel che si doveva fare lo si è fatto: articoli standard avvantaggiati per la settimana prossima, editoriali e oroscopi, tutto sistemato.
Un pensiero inevitabilmente va agli abruzzesi nelle tendopoli che non potranno fare niente. Niente vacanze, niente ferie e niente viaggi.
Ci si lamenta tanto della monotonia della vita, della routine quotidiana, e dalla normalità delle cose dalle quali si cerca sempre di evadere, ma per chi questa normalità è scomparsa e ha perso tutto in un attimo dobbiamo sembrare tutti dei pazzi, ingrati.
Poi i giornalisti che vanno lì ad intervistarli: “In tutta Italia si parla di ferie e voi?”…
Se fossi io davanti a quella telecamera li prenderei a pugni.
Ma che cosa vuoi che ti risponda?
Sì, è un canale per continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione dell’Abruzzo, ma c’è modo e modo. Per quello che conta poi al giorno d’oggi l’opinione pubblica in Italia…