Questo strano Occidente

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Questo strano Occidente

25 Aprile 2007

In un mondo ritenuto piatto, l’Occidente
cioè il luogo del tramonto del sole presupponeva un Oriente, ma in un globo che
tutte le sigle dei telegiornali ci confermano rotondo, l’Occidente può essere
dovunque. E che sia davvero così, se lo augurano gli Occidentali di buon senso.
Intanto, però, sarà il caso di guardarsi intorno e seguire l’invito dell’aureo
libricino di Nicola Matteucci ‘Usare concetti non parole’ (Liberilibri, 2006)
per capire come gira il mondo.
Il fatto: in calce al TG3 di sabato 21 aprile,
dopo il saluto di congedo di una Botteri insolitamente accattivante, passa lo
spot del volto dell’iman Abu Omar, nelle più diverse versioni, che chiude le
immagini con una sfida perentoria e ingiuntiva alla magistratura italiana a
perseguire gli agenti americani colpevoli delle più atroci e ‘dettagliate’
torture da lui subite in Egitto. Segue la parola ‘Fine’ come a sancire la
condivisione del messaggio da parte della redazione. Ma che c’entro io con
questi antiamericani ovvero antioccidentali visto che senza l’America
l’Occidente non esiste, né resiste!
 
Il secondo fatto: stesso giorno,
TG1. Dopo le lacrime da Fassino a Mussi passando per D’Alema (c’è di che
preoccuparsi!), il conduttore annuncia che il filmato che segue è riservato
agli adulti, come a dire “guardate”: appare il volto bellissimo di un bambino
fasciato in fronte del tutto somigliante alla madonna dal velo azzurro di
Antonello da Messina; con il volto sereno, il dodicenne pronunzia alcune parole
che suonano una giustificazione più che una sentenza e prende in mano il
pugnale con il quale sgozza l’uomo che, bendato, gli è accanto. Impossibile non
ricordare la bambina che alza la manina con le cinque piccole dita a indicare
il numero degli israeliani uccisi dalla madre kamikaze. Se non fosse vero ci si
potrebbe scandalizzare, ma qui l’orrore non basta. C’è il discrimine tra
l’Occidente e il resto del mondo non tanto fisico quanto ‘mentale’.

Non uso il termine culturale
perché l’Occidente ha conosciuto la guerra tra popoli di culture assai simili,
se non sorelle, dunque ha conosciuto l’atrocità e l’ha teoricamente catalogata,
ma questo tipo di manipolazione mentale sui minori è ignota dalla storia
dell’Occidente. I bambini certo non ‘pesavano’ come oggi nelle società
occidentali, ma era loro preservata l’iniziazione alla supremazia positiva e
rituale della morte sulla vita nei termini assoluti proposta dalla pratica
islamista. No a questa fabbrica di terroristi, non alla mutilazione mentale di
una generazione che dovrà convivere con i nostri figli. Questa è la differenza
di base che può essere rimossa perché ‘troppo’ agghiacciante! Lo pretendono i
fatti di questo presente: le orride mutilazioni sui corpi dei cristiani,
editori della Bibbia, prima di essere sgozzati. Il rischio è che
l’intollerabilità di fatti che non trovano risonanza nella memoria storica degli Occidentali inducano fenomeni di rimozione capaci di
condizionare l’iniziativa politica di classi dirigenti politiche abituate a
seguire gli indicatori di massa più che l’impopolarità, salvo poi dover
governare la paura e l’ira di massa. 

(Stefania Fuscagni)