Raccolta rifiuti, sciopero nazionale. Amiat: “Tenetevi i rifiuti a casa”

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Raccolta rifiuti, sciopero nazionale. Amiat: “Tenetevi i rifiuti a casa”

15 Giugno 2016

Raccolta dei rifiuti a rischio, oggi, a causa dello sciopero nazionale del settore ambientale. A protestare per il mancato rinnovo del contratto nazionale, dopo il primo fermo risalente al 30 maggio scorso, ci saranno anche i lavoratori dell’Amiat. La raccolta stradale e domiciliare dei rifiuti e la pulizia delle strade non sarà garantita.
 
Solo i servizi minimi previsti per legge saranno assicurati e a partire da dopodomani, assicura Amiat, “sarà garantita la regolarizzazione di tutte le attività di nettezza urbana e di smaltimento dei rifiuti”.

Allo sciopero prendono parte le aziende pubbliche, private e partecipate che aderiscono a Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. Lo conferma il segretario nazionale della Fit-Cisl, Pasquale Paniccia spiegando che dopo il fallimento della trattativa con Utilitalia (che rappresenta aziende pubbliche), “si è interrotta bruscamente la scorsa notte la trattativa con Fise-Assoambiente per il rinnovo del contratto delle imprese private di igiene ambientale”. Il dirigente sindacale avverte che “ora, proseguiremo la mobilitazione con ancora più forza e decisione, proprio come ci hanno chiesto a gran voce le operatrici e gli operatori del settore”.

I lavoratori rivendicano il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013.

Al centro delle polemiche c’è anche il Jobs Act per quel che riguarda ‘licenziamenti facili’ per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali. “Dobbiamo fermare, spiega Paniccia, chi vuole qualsiasi forma di precarizzazione; dai diritti e tutele dei lavoratori alle loro condizioni di lavoro, dalle condizioni di salute e sicurezza alle costanti morti bianche nel settore, dagli appalti alle cooperative spurie con delle condizioni di lavoro assurde e fatiscenti ai sempre più concreti rischi di infiltrazioni criminali negli stessi riportati più volte dalle cronache quotidiane: diciamo basta alla mercificazione del lavoro”. 

Dice la sua anche il coordinatore nazionale della Fit-Cisl per l’igiene ambientale: “Ormai di un conflitto continuo dove le ragioni della vertenza, volte a migliorare tutele e condizioni di lavoro, non riescono a trovare risposte. Nei giorni passati, avevamo riservato molta fiducia negli incontri svoltisi con l’Anci e con Fise-Assoambiente, mentre non abbiamo più nessuna notizia da Utilitalia da quasi due mesi”.