Raffaele Sollecito: “sono innocente”
07 Febbraio 2009
di redazione
Si difende in aula a Perugia Raffaele Sollecito, accusato di aver partecipato all’omicidio della studentessa Meredith Kercher.
Nel corso dell’udienza rigurdante il “caso Meredith”, Raffaele Sollecito, l’allora fidanzato di Amanda Knox, si difende strenuamente con dichiarazioni spontanee rivolte verso la corte.
“Mi ritengo vittima di un errore giudiziario – afferma Sollecito -io con questa situazione non c’entro nulla. Non conosco Rudy Guede” ancora: “quanto a Meredith la conoscevo appena come coinquilina di Amanda”.
“Sono stato io – rivendica l’imputato – a chiedere di entrare in casa all’ispettore Battistelli, che voleva solo il numero di telefono di una coinquilina di Amanda. Se avessi avuto qualcosa da nascondere, non l’avrei fatto. Non sarei stato così poco furbo da farmi trovare lì. E invece – rivela ancora Sollecito – sono stato il primo a dare un calcio alla porta di Mez perché era chiusa a chiave”.