Raggi travolta dai rifiuti. L’assessora vicina alle dimissioni

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Raggi travolta dai rifiuti. L’assessora vicina alle dimissioni

02 Agosto 2016

All’assemblea capitolina la neo-sindaca Virginia Raggi parla dei suoi programmi per la scuola e i trasporti, la cultura, la digitalizzazione e il ripristino della legalità. Ma sa bene che è sui rifiuti che invadono Roma che i suoi cittadini la stanno aspettando al varco. 

E mentre scorrono veloci i giorni che la separano dal termine del 20 agosto, dato all’Ama per ripulire la Capitale, si ritrova sotto attacco dalle opposizioni, Pd in testa, per l’assessora all’Ambiente accusata di conflitto d’interesse. Non solo i 12 anni di consulenze di Paola Muraro, (compensati dall’Ama con un milione di euro), ma anche il doppio incarico tra il 2010 e il 2012 per l’azienda Bioman.

La Raggi attacca duramente l’Ama e la gestione del presidente Daniele Fortini che oggi sarà ascoltato dalla Commissione parlamentare sulle Ecomafie anche sul caso Muraro. L’immondizia, dunque, rischia di travolgere al debutto la prima cittadina grillina. Lei punta il dito contro l’Ama, costosa, inefficiente, disorganizzata: oltre 600 milioni di euro di debiti, 250 milioni annui di extracosti e 165 viaggi di tir al giorno per esportare la raccolta differenziata. 

Il gruppo di Fdi in Campidoglio annuncia una mozione di sfiducia all’assessora e un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.  E Fortini(Ama) puntualizza: Paola Muraro, “essendo addetta ai controlli, giustamente scriveva all’azienda dicendo” anche “quello che non va. L’azienda, i dirigenti preposti ai rapporti con lei, le rispondevano di volta in volta cercando le soluzioni. Se però la dottoressa Muraro si accorge che è in corso una truffa fa come ho fatto io: va in Procura e denuncia. Se si accorge che ci sono cose che non vengono risolte, si dimette e se ne va, dopo aver denunciato in Procura. E’ curioso che una persona, un pubblico ufficiale incaricato di pubblico servizio che ha un ruolo importante di controllo, si accorge che c’è una truffa e tace. Dice all’azienda c’è una truffa in corsò e tace?”

Per il presidente dell’Ama “è evidente che ci sono più conflitti di interesse della dottoressa Muraro. E’ evidente che c’è un interesse a togliere di mezzo da Ama quelle persone che in questi anni hanno fatto da ostacolo e impedimento alle pratiche illegali. Io credo che questo disegno non debba essere portato a compimento, auguro all’amministrazione di trovare la forza per correggersi”.