Rai-Agcom. A Trani non ci sarà istruttoria ma solo risoluzione
18 Marzo 2010
di redazione
Non ci sarà nessuna istruttoria della sesta commissione del Csm sull’ispezione in corso alla Procura di Trani, ma i consiglieri si limiteranno ad una risoluzione di carattere generale, che ribadirà i principi del rapporto tra poteri degli 007 di Alfano e segreto investigativo. Il documento potrebbe già essere approvato in commissione la prossima settimana.
Non saranno dunque sentiti a Palazzo dei Marescialli gli ispettori inviati a Trani dal ministro, nè tanto meno i magistrati di quella Procura. E nemmeno sarà acquisito il mandato che il ministro Alfano ha affidato ai suoi incaricati e che tante polemiche aveva suscitato tra i consiglieri, i quali avevano ipotizzato un intervento su materie al di fuori delle competenze degli ispettori.
La decisione della Commissione è in linea con le indicazioni che aveva dato il Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli attribuendo la competenza delle pratica alla Sesta Commissione,che non ha il compito di tutelare i magistrati da eventuali invasioni di campo, ma di affrontare problemi ordinamentali.
L’incarico di provvedere a una ricognizione dei principi che regolano il rapporto tra i poteri degli ispettori e le indagini giudiziarie, mettendo insieme le delibere con le quali il Csm ha già affrontato il passato il problema, è stato attribuito a Ezia Maccora, presidente della Commissione e togata di Magistratura Democratica. La Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 24 marzo e conta di approvare il documento finale nella stessa settimana. Sull’iniziativa della Commissione resta comunque il dissenso del laico del Pdl, Gianfranco Anedda, secondo il quale il Csm non dovrebbe intervenire sul potere del ministro di inviare gli ispettori negli uffici giudiziari.