Rai. Lettera di Schifani e Fini a Villari: “Presidente, si dimetta”
15 Gennaio 2009
di redazione
I presidenti delle Camere Renato Schifani e Gianfranco Fini scrivono a Riccardo Villari e tornano a chiedergli, dopo che alla riunione della commissione di Vigilanza si sono presentati oltre a lui solo due deputati su 40, di rinunciare all’incarico.
"Onorevole presidente – scrivono Fini e Schifani – abbiamo preso atto con viva preoccupazione del fatto che alla odierna riunione della commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, da lei convocata per le ore 14 con all’ordine del giorno, fra l’altro, la questione dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Rai, siano risultati presenti, oltre al presidente, solo due parlamentari su quaranta".
"Ciò fa seguito a pubbliche dichiarazioni rese da esponenti di Gruppi di maggioranza e di opposizione – prosegue la lettera – che preannunciavano una loro astensione dai lavori della commissione fino al momento in cui non si fosse addivenuti ad un cambiamento nella presidenza della commissione stessa. Intenzione, questa, confermata oggi nei fatti".
"Senza voler entrare nel merito di valutazioni di ordine giuridico, che sono attualmente all’attenzione di altri organi delle Camere – sottolineano i presidenti dei due rami del Parlamento – non possiamo non ribadire la nostra più forte preoccupazione per una situazione che vede in uno stato di oggettiva paralisi uno degli organismi di garanzia più rilevanti del nostro sistema istituzionale, il cui mancato funzionamento impedisce di dar corso ad adempimenti significativi che incidono in maniera profonda sul delicato nodo della informazione pubblica e della comunicazione in generale. A cominciare da quello, sopra ricordato, relativo all’elezione del Consiglio di Amministrazione della Rai, ma che non può non estendersi anche agli atti di ordinaria amministrazione".
"Ci rimettiamo pertanto alla sua sensibilità istituzionale affinchè voglia valutare con serenità la situazione che si è determinata e, mettendo a disposizione il suo incarico – concludono Fini e Schifani – consentire un avvicendamento nella Presidenza che permetta alla commissione di proseguire nella sua attività".
Non s’è fatta aspettare troppo la replica di Riccardo Villari che si limita a commentare di aver appreso dalla sua segreteria il preannuncio della lettera ma che non è stata ancora aperta. "Una lettera delle più alte cariche istituzionali merita il massimo rispetto e considerazione e nessun commento da parte mia", ha concluso.