RAI: Padoa Schioppa chiede a Petruccioli rinvio CdA mercoledì

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RAI: Padoa Schioppa chiede a Petruccioli rinvio CdA mercoledì

19 Novembre 2007

Il ministro dell’Economia, Tomaso Padoa-Schioppa ha scritto al presidente della Rai, Claudio Petruccioli, chiedendogli di rinviare a data da definire il consiglio d’amministrazione fissato per mercoledì prossimo.

Il Presidente della Rai, a sua volta, ha comunicato ai Consiglieri di Amministrazione e al Collegio Sindacale la sua decisione di revocare la convocazione del CdA di mercoledì prossimo 21 novembre.

Il CdA in questione prevedeva all’ordine del giorno l’esame del piano editoriale.

Nel CdA di mercoledì si doveva parlare anche del cosidetto “caso Petroni”, il consigliere nominato nel 2005 dall’allora ministro Domenico Siniscalco come suo rappresentante in CdA e rimasto al suo posto nonostante il cambio di governo fino al 10 settembre di quest’anno, quando gli è stato revocato il mandato ed è stato sostituito con Fabiano Fabiani.

Il Tar del Lazio ha, qualche giorno fa, accolto il ricorso di Angelo Maria Petroni contro la sua sostituzione in seno al Consiglio di Amministrazione della Rai.

In una lettera recapitata questa mattina a Petruccioli Padoa- Schioppa informa la Rai che non è stata ancora notificata al ministero dell’Economia la decisione del Tar del Lazio di reinteragrare il prof. Angelo Maria Petroni nel CdA.

 Nel confermare la propria intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato, chiedendo anche una sospensiva del provvedimento dei giudici amministrativi di primo grado, Padoa-Schioppa spiega che in questa situazione confusa è opportuno attendere almeno qualche giorno per decidere meglio sul da farsi.

Da qui la richiesta di rinviare il cda che Petruccioli ha accolto e notificato ai singoli consiglieri.

 ”Ritengo opportuno – si legge nel comunicato del presidente della Rai – disporre la revoca della convocazione del Consiglio di Amministrazione fissata per mercoledì 21 novembre p.v. Mi riservo di procedere a nuova convocazione tenendo anche conto degli sviluppi della vicenda processuale”, conclude il comunicato.