Raid Usa contro Isis in Libia. Gentiloni: Sigonella? Valuteremo se ci saranno richieste

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Raid Usa contro Isis in Libia. Gentiloni: Sigonella? Valuteremo se ci saranno richieste

02 Agosto 2016

Su richiesta del governo Serraj, sostenuto dalle Nazioni Unite, il presidente americano Barack Obama ha ordinato una serie di raid dell’aviazione militare americana contro lo Stato islamico in Libia. Gli “strike” su Sirte aprono un nuovo fronte della guerra contro i miliziani di Isis e nella guerra globale al terrorismo. 

I raid ”andranno avanti fino a che lo richiederà” il governo di unità libico, ha fatto sapere il portavoce del Pentagono, Peter Cook, sottolineando che si tratta di raid di precisione. Secondo indiscrezioni, nel mirino ci sarebbero i veicoli e i blindati dell’Isis e i raid sarebbero condotti con droni: l’obiettivo è cercare di sconfiggere i jihadisti in una delle loro roccaforti. A Sirte, secondo il Pentagono, ci sarebbero un migliaio di combattenti dell’Isis.

”Ulteriori raid continueranno ad avere nel mirino l’Isis a Sirte per consentire” al governo di unita’ libico ”un’avanzata decisiva e strategica”. Intanto la Libia continua a vivere nel caos. Secondo le Nazioni Unite, sono almeno 12 i civili uccisi e 29 feriti, in scontri a Bengasi, Derna e Kufra.

Il 21 luglio scorso, in una discarica di al-Leithi vicino Bengasi, sono stati ritrovati i corpi di 14 persone con segni di tortura e ferite di arma da fuoco alla testa. Il 27 luglio il centro medico di Bengasi ha consegnato ai perenti i corpi di tre infermieri uccisi dall’Isis.

 “Valuteremo se ci saranno richieste, se prenderemo una decisione ne daremo informazione al Parlamento”, ha detto stamattina il ministro degli Esteri, Polo Gentiloni, a proposito dei raid americani e un possibile uso delle basi italiane, fra le quali quella di Sigonella.