Rallenta l’avanzata su Mosul. Migliaia in fuga

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Rallenta l’avanzata su Mosul. Migliaia in fuga

19 Ottobre 2016

Dal fronte giungono notizie agghiaccianti: due autobomba guidate da kamikaze sono state fatte esplodere stamane dall’Isis a ridosso delle linee delle forze governative irachene nei pressi del villaggio di Hamdaniya, 35 chilometri a sud-est di Mosul. Per il momento non si hanno notizie di vittime. Lo riferisce la televisione curda irachena Rudaw, aggiungendo che le forze di Baghdad, appoggiate dalle milizie sciite lealiste, si apprestano a lanciare oggi un attacco per strappare questo villaggio allo Stato islamico nell’ambito dell’offensiva per riconquistare Mosul. Intensi bombardamenti della Coalizione Internazionale a guida Usa sono in corso sulla regione. Nella stessa area, aggiunge Rudaw, ieri sera le forze governative sono state costrette a ritirarsi dal villaggio di Abbasiyah, che avevano conquistato, quando miliziani dell’Isis sono usciti da una rete di tunnel sotterranei e le hanno attaccate. 

A seguito dell’avanzata degli alleati Il premier iracheno, Haider al Abadi, ha annunciato di aver dato l’ordine all’esercito di aprire dei corridoio umanitari per lasciar fuggire gli sfollati da Mosul. “A due giorni dall’inizio dell’offensiva – ha spiegato il primo ministro iracheno durante una conferenza stampa – stiamo ancora avanzando seppur lentamente per evitare di colpire i civili. Invitiamo comunque la popolazione civile a non lasciare le proprie case a Mosul“. Abadi ha negato che l’esercito stia bombardando indiscriminatamente la citta’ del nord dell’Iraq con i colpi di mortaio aggiungendo che “i caccia stanno effettuando raid aerei mirati su obiettivi ben precisi”. Intanto il religioso Sciita Moqtada al Sadr ha garantito ieri che “la citta’ di Mosul sara’ liberata dall’esercito iracheno e non dalle milizie sciite”. 

Nei giorni scorsi l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani ha avvertito che i miliziani dello Stato islamico in Iraq potrebbero usare decine di migliaia di civili come scudi umani nel tentativo di respingere l’offensiva dell’esercito iracheno a Mosul. Thomas Weiss, capo della missione dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Iraq, ha spiegato che i miliziani islamici hanno utilizzato questa tecnica negli ultimi mesi contro le truppe irachene e curde che avanzavano verso Mosul. 

“Decine di migliaia di persone potrebbero essere cacciate con la forza, resteranno intrappolate sulle linee del fronte sotto assedio, potrebbero anche essere usate come scudi umani”, ha detto Weiss, aggiungendo di aspettarsi un notevole aumento degli sfollati in fuga da Mosul man mano che gli scontri si avvicinano alla citta’. L’Alto Commissario per i rifugiati Filippo Grandi invece ha riferito da Erbil, dove ieri si trovava in visita, che una prima ondata di 200 mila sfollati potrebbe lasciare Mosul nei prossimi giorni. Il sottosegretario per gli affari umanitari dell’Onu, Stephen O’Brien, da parte sua, ha fatto appello “a tutte le parti perche’ rispettino i loro obblighi di proteggere i civili in base al diritto umanitario internazionale. Piu’ di un milione di persone potrebbero fuggire dalla citta’ ma la capienza dei campi finora allestiti e’ per 60 mila unita’”. 

Tutto questo ha fatto sì che l’avanzata dell’esercito iracheno verso la citta’ di Mosul continui a subire rallentamenti dopo i buoni risultati ottenuti nel primo giorno dell’operazione militare. Secondo quanto riferisce Al Jazeera, la nona brigata armata dell’esercito iracheno si e’ ritirata da Qaraqosh, citta’ cristiana a meta’ strada tra Mosul ed Erbil, mentre fonti di Baghdad sostengono che i militari siano ancora intorno alla cittadina. L’agenzia di stampa dell’Isis, Amaq, ha riferito che i miliziani jihadisti hanno distrutto decine di mezzi dell’esercito e delle milizie paramilitari sciite, respingendo i loro attacchi e costringendoli ad arretrare a sud e ad est di Mosul.