Rally, la folla abbraccia la prima Dakar sudamericana

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Rally, la folla abbraccia la prima Dakar sudamericana

04 Gennaio 2009

La prima Dakar sudamericana ha preso il via con una spettacolare partenza simbolica da Buenos Aires, un passerella d’onore per piloti e veicoli (divisi in moto, auto, quad e camion) impegnati nel più celebre dei rally, che ha abbandonato l’Africa trasferendosi in America Latina. Erano in 500.000 nella tarda serata argentina ad accompagnare la carovana lungo le strade della capitale, mentre circa 70mila persone ieri hanno seguito sul percorso la prima tappa dell’edizione numero 31 del Raid. La gara si snoderà per un percorso lungo 9.575 km, destinato a toccare 9 provincie argentine oltre al Cile (in particolare il deserto dell’Atacama).

Quattrordici le frazioni, la prima, da Buenos Aires a Santa Rosa, caratterizzata dall’entusiasmo degli appassionati, ma anche dalle voci sul futuro. Sono in molti, infatti, a chiedersi in questi giorni quando (e se) la Dakar tornerà alle sue origini, in Africa, ma l’argomento al momento ufficialmente resta in secondo piano. E’ ancora viva infatti la delusione per quanto accadde nella passata stagione, con il raid (che sarebbe dovuto partire da Lisbona) cancellato ancora prima del via in seguito alle minacce terroristiche in Mauritania. Ottantadue camion, 188 automobili, 30 quad e 230 motociclette hanno invaso ieri i paesaggi di un’Argentina chiamata ad organizza il suo primo grande evento sportivo da diversi anni a questa parte.

La prima frazione ha visto lo spagnolo Marca Coma, in sella a una Ktm, imporsi tra le moto con il tempo di 2h46’17", precedendo il polacco Jacek Czachor e lo sloveno Miran Stanovnik (anche loro su Ktm). "Il problema maggiore di questa speciale era la distanza – le parole a caldo del vincitore dal sito ufficiale dell’organizzazione – Sono andato cauto, aspettando il momento giusto. Su questo percorso c’era molto lavoro da fare sulla moto, così ho cercato in ogni modo di evitare problemi, che sono invece capitati ad altri. Ad esempio ho visto Despres avere guai con la sua ruota posteriore".

Tra le auto, dopo la prima speciale, davanti a tutti c’è il qatariota Nasser saleh Al Attiyah (Bmw)che ha chiuso con il tempo di 2h36’15". Subito dietro di lui le Volkswagen di Carlos Sainz (Spagna) e Giniel de Villiers (Sudafrica). Più indietro il pilota di punta della Mitsubishi, l’ex campione di sci alpino Luca Alphand, il cui ritardo alla fine di giornata è di 4’44". Domani si riparte per la seconda tappa che porterà la carovana da Santa Rosa de la Pampa a Puerto Madryn con una speciale di 237 km.