Randagismo. La turista aggredita oggi a Modica è in pericolo di vita

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Randagismo. La turista aggredita oggi a Modica è in pericolo di vita

17 Marzo 2009

Un nuovo caso di aggressione di un branco di cani randagi in Sicilia sta per scatenare la guerra contro il randagismo. La vittima di oggi è una turista tedesca di 24 anni, che è stata azzannata da 7-8 animali ferendola alle gambe e alle braccia mentre stava passeggiando sul lungomare di contrada Pisciotto, tra Marina di Modica e Sampieri, nelle stesso luogo in cui domenica pomeriggio è stato ucciso dal branco il piccolo Giuseppe Brafa di 10 anni.

Richiamati dalle urla della donna sono intervenuti alcuni passanti, compreso il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque che stava effettuando un sopralluogo nella zona in compagnia di alcuni funzionari del Comune e i carabinieri che l’hanno soccorsa. I cani sono però riusciti a fuggire.

La donna "è rimasta ferita in maniera molto grave" tanto che "il pericolo di vita è una delle ipotesi" avanzate dai medici dell’ospedale Cannizzaro di Catania. "La paziente – ha affermato il direttore sanitario Angelo Pellicanò – ha lesioni serie al viso, al torace, all’addome, al torace e alla gambe. La situazione è molto grave. Finiti gli accertamenti clinici sarà condotta in sala operatoria. In questo momento il nostro obiettivo principale è salvarle la vita".

La Procura della Repubblica di Modica ha autorizzato i carabinieri ad abbattere i cani randagi che hanno aggredito la turista tedesca. La gravità della situazione ha indotto intanto il procuratore capo di Modica Domenico Platania a interrompere le ferie e fare rientro in sede per seguire personalmente tutta la vicenda.

Intanto martedì è anche il giorno dei funerali del piccolo di 10 anni Giuseppe Brafa, ucciso da un branco di cani. Le esequie si terranno nella Chiesa di San Giorgio di Modica alle 15. "La tragica e assurda morte del piccolo Giuseppe – dice il primo cittadino – è un evento luttuoso che addolora la nostra comunità". Ma il primo cittadino è polemico: "Siano vicini e solidali nel dolore alla famiglia Brafa ma continuiamo a chiederci se tutti i provvedimenti necessari siano stati attivati per evitare che ancora oggi possano accadere simili tragedie".