Rapina in villa:imprenditore spara e uccide un ladro

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Rapina in villa:imprenditore spara e uccide un ladro

10 Febbraio 2009

Un rumore nella notte, due uomini che cercano di entrare in una villetta di San Cipriano d’Aversa, nel Casertano, il proprietario che si sveglia e impugna una pistola 9×21 regolarmente detenuta. Un urlo e poi gli spari: due colpi che raggiungono uno dei due ladri, un albanese di 28 anni, alla spalla e al collo. Per lui non c’è nulla da fare, muore sul colpo, mentre il complice riesce a scappare. Il padrone della villa, un imprenditore edile incensurato, Nicola Licenza di 30 anni, viene arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Tutto si è consumato intorno alle 4 del mattino. Hoxha Shepa, un pregiudicato più volte segnalato nel Casertano, nel Frusinate e nel Salernitano sempre con identità diverse come responsabile di rapine e furti in abitazioni e ville, era entrato nella villa con un complice scavalcando il cancello. Non aveva documenti con sè: è stato identificato grazie alle impronte digitali. L’omicida, Nicola Licenza, sposato e padre di due bambini, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario, ottenendo il beneficio degli arresti domiciliari, a conclusione di un lungo interrogatorio da parte del sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Giuliano Caputo, che sta coordinando le indagini, affidate ai carabinieri di Casal di Principe.

Licenza, secondo quanto accertato, sarebbe stato svegliato da rumori provenienti dal giardino del suo villino e, grazie ai monitor collegati ad una telecamera sistemata in una parete dell’immobile, si è accorto della presenza dei banditi che avevano già scavalcato la recinzione e forzato la porta d’ingresso per accedere all’interno dell’abitazione. L’imprenditore, dopo avere avvertito telefonicamente il fratello che abita in un villino adiacente, ha preso la pistola che custodiva nella cassaforte e dal balcone ha esploso due colpi che hanno raggiunto il giovane albanese in prossimità del cancello d’ingresso del villino. Il complice è riuscito invece a fuggire, scavalcando un muro posto nel retro della villa.

L’imprenditore, sotto choc per l’accaduto, dopo aver dato la pistola al fratello, si è allontanato consegnandosi dopo qualche ora ai carabinieri della vicina Casal di Principe. Sono in corso indagini per identificare il complice del pregiudicato ucciso: i Carabinieri hanno già effettuato perquisizioni in abitazioni di immigrati albanesi per accertare l’eventuale coinvolgimento di pregiudicati del posto. San Cipriano d’Aversa è tra i centri del Casertano con più alto indice di criminalità ed è una delle roccheforti del clan dei Casalesi. «La politica non tragga spunto dall’episodio di San Cipriano D’Aversa per avallare discorsi demagogici e fomentare la reazione della gente» è l’appello lanciato da don Tonino Palmese, referente campano di Libera, che si dice anche addolorato «dal sentimento comune di tanta gente che prova soddisfazione per l’uccisione del ladro.