Razzi contro Israele nonostante la tregua
18 Gennaio 2009
di redazione
La tregua annunciata ieri tra Hamas e l’IDF è durata soltanto poche ore. I militanti islamici hanno infatti ripreso il lancio di razzi verso il sud di Israele questa mattina.
Subito dopo aver annunciato la tregua, questa notte alle due, il Primo Ministro israeliano Olmert aveva anche dichiarato che il cessate il fuoco sarebbe stato subordinato al comportamento dei militanti di Hamas.
“Se i nostri nemici continuano a combattere, allora noi saremo pronti e ci considereremo giustificati a rispondere”, aveva dichiarato Olmert.
Hamas dal canto suo a risposto per mezzo delle parole del portavoce Osama Hamadan, il quale ha reso noto che il Movimento di Resistenza Islamico non considerava quello di Olmert un cessate il fuoco dal momento che le truppe israeliane si trovavano ancora sul loro territorio.
Alle ore nove del mattino, il villaggio meridionale di Sderot è stato bersaglio di un lancio di 5 razzi Qassam. Sette ore dopo la tregua, quindi, Hamas aveva già ricomnciato a combattere. I razzi non hanno causato danni a persone o cose e un jet israeliano ha distrutto la postazione di lancio.
Subito dopo il lancio di missili (che potrebbero essere più di 5), c’è stato uno scontro a fuoco nel nord di Gaza. Alcuni militanti islamici hanno infatti preso di mira i dei soldati israeliani.
Questi incidenti arrivano a poche dal tentativo diplomatico messo in atto dal Presidente Egiziano Hosni Mubarak, il quale ha convocato i leader di Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, Giordania, Spagna e Turchia nella speranza di costruire un tregua definitiva.
Secono alcuni esperti, le schermaglie di questa mattina potrebbe rappresentare un caso isolato e non una ripresa delle ostilità a pieno regime. Il lancio di missili contro Israele di questa mattina è stato infatti rivendicato dall Jihas Islamica, un movimento terrorista non direttamente collegato ad Hamas.