Razzismo, Napolitano richiama tolleranza,ma Veltroni attacca il Pdl
05 Ottobre 2008
di redazione
In Italia c’è "allarme" per l’escalation di violenza e per il manifestarsi di nuovi episodi di razzismo. E’ un allarme condiviso più o meno da tutti, anche se la politica lo affronta dividendosi e offrendo, soprattutto, una serie di ‘responsabili’. A sottolineare la gravità della situazione, quindi, è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, dopo il colloquio privato con Papa Benedetto XVI, ha posto l’accento sulla preoccupazione comune per il mancato rispetto della dignità umana. "Il valore supremo che ci deve guidare, come ci dicono l’insegnamento e l’impegno della Chiesa, è il rispetto della dignità umana in tutte le sue forme e in tutti i luoghi".
Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, riconosce che è "innegabile che ci siano numerosi episodi di xenofobia e di razzismo. Al tempo stesso, però, è evidente che bisogna sempre verificare con grande scrupolo i fatti". Ecco quindi che per Fini l’antidoto alla diffusione del razzismo, "che nasce nell’ignoranza, nella diffidenza e nella paura dell’altro, è una politica dell’integrazione, perchè non possiamo aprire le porte a tutti in un malinteso senso di solidarietà. E’ vero – prosegue il presidente della Camera – va tenuta alta la guardia. Creiamo un osservatorio sul tema, denunciamo fermamente ogni episodio di razzismo, ma realizziamo politiche per l’integrazione di cui abbiamo bisogno".
Una formula, quella dell’ex presidente di Alleanza Nazionale, che non convince il segretario del Pd, Walter Veltroni. Veltroni, infatti, sceglie di inserire anche il ‘No al razzismo’ nella piattaforma della manifestazione contro il governo organizzata dal Pd per il 25 ottobre. Per il segretario del partito, infatti, "le aggressioni, le violenze e le discriminazioni, che si vano ripetendo con allarmante sono frutto di un’atmosfera cupa e negativa alimentata da una destra populista e demagogica che si è assunta la grave responsabilità di utilizzare e alimentare strumentalmente la paura degli italiani".
Subito, la reazione del centrodestra. "Pur di portare qualche persona in più alla manifestazione del 25 ottobre – afferma Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo del Pdl al Senato – sarebbe ormai capace di strumentalizzare pure l’acqua calda. Noi al suo livello non scenderemo mai", "La maggioranza – prosegue Quagliariello – sa che il raggiungimento dell’obiettivo presuppone la sicurezza dei cittadini, ma è anche consapevole che soluzioni basate solo su misure di ordine pubblico non bastano. Per questo intendiamo affrontare fin da ora il tema dell’integrazione, sviluppandolo attraverso seminari, indagini conoscitive e proposte di legge. Fin dai prossimi giorni, mentre Veltroni sarà impegnato a scaricare sul centrodestra i problemi del mondo – conclude – noi con più serietà cercheremo le possibili soluzioni di governo".
fonte: APCOM