Razzismo. Nirenstein: Europa segua Italia e non partecipi a Durban 3
25 Luglio 2011
di redazione
"La decisione dell’Italia di non prendere parte a Durban 3 mi riempie di soddisfazione". È quanto afferma in un comunicato Fiamma Nirenstein, deputata del Pdl e Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, commentando l’annuncio del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, di ritirare l’Italia dalle celebrazioni del decennale della conferenza di Durban – serie di incontri sul razzismo, la discriminazione e la xenofobia, giunta alla terza edizione– che si terranno a New York il prossimo 22 settembre, in concomitanza con l’apertura dei lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu. L’auspicio dell’On. Nirenstein è che "la posizione italiana – in linea con quella del Canada, degli Usa, dell’Olanda, della Repubblica Ceca e di Israele – sia assunta dai Paesi europei tutti".
La deputata del Pdl condivide la posizione espressa da Frattini, il quale, "nell’annunciare i motivi del ritiro italiano, ha chiarito che la piattaforma di Durban si è trasformata da foro di dibattito e coordinamento dell’azione internazionale contro il razzismo, in una tribuna di accusa contro Israele. Paradossalmente – prosegue l’On. Nirenstein – Durban promuove il razzismo, in particolare contro Israele, invece che combatterlo. L’Italia con questa scelta dimostra nuovamente l’impegno del nostro Paese nel cercare soluzioni realistiche e non propagandistiche per la lotta al razzismo e la promozione dei diritti umani".
Per la Vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera "definire razzista uno Stato che conta ai vertici delle sue più alte istituzioni rappresentanti arabi, beduini, drusi, etiopi, russi e via dicendo, sembra più un esercizio di bassa retorica che di proficuo approfondimento".