Redditi calati del 3% nel 2010-2014: pesano rincari tasse

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Redditi calati del 3% nel 2010-2014: pesano rincari tasse

Redditi calati del 3% nel 2010-2014: pesano rincari tasse

12 Aprile 2016

Secondo l’analisi territoriale de Il Sole 24 Ore solo due città italiane, i redditi sono cresciuti più dell’inflazione nel periodo preso in esame: dell’1,3% a Mantova e dello 0,2% a Bergamo. Milano, Roma, Torino, Bologna e tutte le grandi città del Paese hanno conosciuto un calo del reddito medio: -3,2% per i romani, -2,5% per i milanesi, -2,9% per veneziani e fiorentini, -4,2% per i palermitani. Sulla flessione dei redditi gioca un ruolo determinante il peso della altissime tasse  che si pagano nel nostro paese.

Il dato rappresenta però, va detto, una suddivisione dell’addizionale su tutti gli abitanti, compresi i bambini e quanti non hanno reddito. La tassa comunale è dovuta solo dai cittadini contribuenti: su 40.716.548 italiani pagano l’addizionale 25.432.456, per un importo medio nazionale che sale a 176,27 euro. L’addizionale regionale costa invece 381.90 euro a ogni contribuente e l’Irpef nazionale 4.919,95 euro a testa.

Stando ai calcoli del Corriere della Sera, le addizionali comunali sono infatti scese nel 2010-2014 solo ad Aosta, Bologna, Firenze e Cagliari. A Trieste, Ancona e L’Aquila sono rimaste invariate, mentre a Torino sono cresciute del 62%, a Napoli del 70%, a Reggio Calabria del 72%, a Roma dell’83%, a Venezia del 373% e a Milano addirittura del 450%. In valore assoluto a Roma si paga in media 154 euro, 143 euro Milano.

Secondo l’analisi territoriale de Il Sole 24 Ore solo due città italiane, i redditi sono cresciuti più dell’inflazione nel periodo preso in esame: dell’1,3% a Mantova e dello 0,2% a Bergamo. Milano, Roma, Torino, Bologna e tutte le grandi città del Paese hanno conosciuto un calo del reddito medio: -3,2% per i romani, -2,5% per i milanesi, -2,9% per veneziani e fiorentini, -4,2% per i palermitani.

Sulla flessione dei redditi gioca un ruolo determinante il peso della altissime tasse  che si pagano nel nostro paese.

 

Il dato rappresenta però, va detto, una suddivisione dell’addizionale su tutti gli abitanti, compresi i bambini e quanti non hanno reddito. La tassa comunale è dovuta solo dai cittadini contribuenti: su 40.716.548 italiani pagano l’addizionale 25.432.456, per un importo medio nazionale che sale a 176,27 euro. L’addizionale regionale costa invece 381.90 euro a ogni contribuente e l’Irpef nazionale 4.919,95 euro a testa.

 

Stando ai calcoli del Corriere della Sera, le addizionali comunali sono infatti scese nel 2010-2014 solo ad Aosta, Bologna, Firenze e Cagliari. A Trieste, Ancona e L’Aquila sono rimaste invariate, mentre a Torino sono cresciute del 62%, a Napoli del 70%, a Reggio Calabria del 72%, a Roma dell’83%, a Venezia del 373% e a Milano addirittura del 450%. In valore assoluto a Roma si paga in media 154 euro, 143 euro Milano.

A ben vedere essendo stata l’inflazione del periodo del 7,2%, la flessione reale sui redditi sarebbe stata del 2,7%. In altre parole, il reddito è cresciuto ma non al pari dell’inflazione il che si è tradotto in una graduale, ed efficace, erosione del reddito degli italiani.