Referendum 17 aprile: identikit voto, 5 Stelle lancia “Senza Quorum”
19 Aprile 2016
Il referendum sulle trivelle non raggiunge il quorum: gli italiani andati a votare sono il 32%, il Sì sfiora l’80%, il No si ferma al 20%. A mobilitarsi un fronte comunque ampio, non solo ambientalista ma “antirenziano”, a cominciare da alcuni governatori delle Regioni che avevano indetto il referendum stesso; non a caso dopo il voto si apre lo scontro tra Renzi ed Emiliano. A votare è andato certamente il popolo dei 5 Stelle, un elettorato che unisce una forte visione ambientalista ad un altrettanto forte sentimento antirenziano. Come pure tra chi ha scelto di votare ci sono quelli che a sinistra e dentro il Pd sono sempre più insofferenti al premier. Il “messaggio” a Renzi è stata anche la motivazione che ha portato al voto gli elettori di Centrodestra e in particolare delle forze di opposizione, Forza Italia compresa.
“Il referendum non e’ stato pubblicizzato per niente e questa e’ una cosa gravissima per una tv pubblica. Eppure tante persone hanno votato si’, questo e’ un dato importante che dovrebbe far riflettere il governo”, ha detto la candidata sindaco di Roma del M5S, Virginia Raggi, ai microfoni di Radio Cusano Campus in merito alla consultazione. “L’astensionismo e’ una sconfitta di tutta la politica in se’, che hanno paura degli strumenti di democrazia diretta perche’ hanno paura che i cittadini possano rompergli il giochino. Noi abbiamo utilizzato la forza dei social- ha concluso- ma molte persone non utilizzano ancora molto internet, si affidano molto alla televisione, che colpevolmente non hanno dato spazio al referendum”.
Secondo Roberto Fico, del Direttorio M5S: “Il referendum sulle trivelle non era, secondo me, una prova sul Governo, lo sara’ molto piu’ quello Costituzionale. Pero’ bisogna dire, e dirlo forte, che la politica energetica del Governo non c’e’, o e’ una politica scellerata che vuole trivellare le nostre terre e i nostri mari alla ricerca di un falso petrolio per fare affari con gli amici che sono poi i petrolieri. Questo e’ un Governo che viene comandato dalle lobby del petrolio e lo abbiamo visto con il caso Guidi e con il caso Gemelli”.
Movimento 5 Stelle annuncia quindi la sua battaglia per togliere il quorum dai referendum: “Senza il quorum molti altri italiani sarebbero andati a votare e non avrebbero pensato ‘tanto è inutile, non cambia niente’. Senza il quorum sarebbe stato inutile il vergognoso invito di Renzi e Napolitano a disertare le urne. Senza il quorum i giornali avrebbero approfondito il tema e le tv avrebbero invitato nelle loro trasmissioni gli esponenti dei due punti di vista in campo. Forse avremmo assistito anche a un dibattito civile e maturo”.
Dal sito del gruppo al Parlamento europeo, M5S lancia la campagna “#quorum zero, riprendiamoci la democrazia”. “Il quorum scoraggia e induce all’astensione. E’ esattamente il contrario di quello che dovrebbe accadere in uno stato democratico”, sostengono i grillini, che annunciano la loro battaglia “per l’abolizione del quorum nei referendum”.
Per M5S, gli elettori che hanno votato “hanno combattuto come milioni di semplici Davide del Mondo Pulito contro i Golia delle lobby del petrolio di Trivellopoli e della disinformazione. Lo hanno fatto affrontando 8 mesi di totale disinformazione su questo Referendum, con trasmissioni che dichiaravano che si votava solo in 9 Regioni , alle bufale sui ‘posti di lavoro a rischio’ oppure quella che ‘si sono sprecati 300 milioni di euro’, quando e’ stato il Governo a non volere l’accorpamento con le elezioni amministrative, proprio per evitare di raggiungere il quorum”.
“Lo hanno fatto affrontando il vergognoso Governo di Trivellopoli ed un vergognoso ex presidente della Repubblica, che violando la Costituzione sulla quale hanno giurato (“articolo 48: Il voto e’ personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio e’ dovere civico”) hanno invitato all’astensione. Invitavano al ‘non voto’ facendo leva, per il mancato raggiungimento del quorum, su quella parte di cittadini che si astengono in maniera ‘fisiologica’ ( ed in questi tempi toccano il 40% dell’elettorato). Il Movimento 5 Stelle – e’ scritto ancora nella nota – da sempre si batte per l’abolizione del quorum nei Referendum, perche’ negli strumenti di democrazia diretta solo chi partecipa deve contare e decidere”.