Referendum. Berlusconi: “Credo si farà adesso, immagino il 21 giugno”
21 Aprile 2009
di redazione
"Credo si farà adesso, immagino il 21 giugno". Ad affermarlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando con i cronisti della data del referendum e del suo eventuale rinvio di un anno. Berlusconi osserva che per l’indizione del referendum, oltre la scadenza fissata per legge del 15 giugno, non è necessario varare un decreto legge. E spiega: "Non mi sono occupato di questa tecnicalità; credo che la soluzione ottima sia fare una leggina in Parlamento che si approva con l’accordo dei presidenti di Camera e Senato in quattro giorni. Credo che ci voglia questo – aggiunge – molto meglio che un decreto legge".
Berlusconi osserva al riguardo che "spetta al Parlamento prendere una decisione nell’accordo di tutti i gruppi". Il Cav. fa peraltro rilevare: "Sono il più interessato al referendum: darebbe al Pdl il 55% e non sarebbe esteticamente apprezzabile che io me ne interessassi".
Quanto alla polemica con l’opposizione circa i costi derivanti dal mancato accorpamento del referendum con le elezioni europee, il presidente del Consiglio afferma: "Se l’opposizione volesse veramente evitare qualunque spesa, fossero anche 50 milioni, basterebbe che presentasse una leggina in Parlamento con il testo del referendum. Invece ne fanno un’occasione di critica, ma in realtà non lo vogliono assolutamente".