Referendum, Berlusconi: Renzi è meglio come presentatore

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Referendum, Berlusconi: Renzi è meglio come presentatore

24 Novembre 2016

“Si potrebbero fare se non fossero le primarie della sinistra, facilmente manipolabili”.  Ai microfoni di Mix 24 su Radio 21, Silvio Berlusconi apre all’uso delle primarie per scegliere il leader del centrodestra. A patto, però, che le regole siano chiare e vengano rispettate da tutti. “Ci vorrebbero delle garanzie – spiega il leader di Forza Italia – ci vorrebbe una legge che le regoli e allora si potrebbero accettare…”.

Il referendum sulle riforme costituzionali, il dibattito su una nuova legge elettorale, le elezioni anticipate. “Renzi ha la maggioranza, la conserva anche se artefatta non saremo noi a poterlo mandare a casa”. Che il governo rischi di capitolare all’indomani del 4 dicembre è, però, un’eventualità. Secondo tutti i sondaggisti, la vittoria del fronte del No è certa. E in molti, in caso di sconfitta, non hanno intenzione di farla passare liscia al premier. “L’importante – spiega il Cavaliere – è che subito dopo le elezioni ci si possa sedere attorno a un tavolo per fare la riforma della Costituzione che serve veramente all’Italia”. Con Matteo Renzi, Berlusconi è disposto a collaborate. “È un gran lavoratore, ma secondo me ha sbagliato lavoro – spiega – avrebbe dovuto fare il presentatore tv e io lo avrei assunto subito. È indispensabile sedersi al tavolo per fare una nuova riforma e una nuova legge elettorale”, continua poi Berlusconi a chi gli chiede se sia disposto a rimettersi al tavolo con il premier Matteo Renzi se vincesse il no per cambiare la legge elettorale.

“C’è qualcuno che mette in giro a posta la storia del “ni”. Il mio è un no deciso e responsabile”, aveva intanto detto Silvio Berlusconi nel corso della registrazione di Matrix parlando del referendum. Per sfatare ogni speculazione su un tavolo di ipotetiche trattative con il premier.