Referendum, Civati: Bastaunsì ha violato silenzio elettorale, Viminale intervenga
04 Dicembre 2016
Pippo Civati denuncia che il comitato Basta un Sì al referendum costituzionale ha violato il silenzio elettorale e chiede che il Viminale intervenga. “Possibile intende esprimere tutta la propria indignazione per la palese violazione del silenzio elettorale, disciplinato dalla legge n. 212 del 1956 e successive modificazioni e integrazioni, da parte del Comitato a sostegno della riforma costituzionale “Basta un sì,” spiega Civati.
“Infatti, all’interno di uno dei più utilizzati social media (Twitter), l’hashtag #RiformaCostituzionale risulta sponsorizzato da “Basta un Si'”. Questo ci pare violare il divieto, previsto dall’art. 9 della citata legge secondo cui nel giorno precedente e in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi e le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblici e la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda”, aggiunge.
“Riteniamo di richiamare sul punto l’attenzione del Ministero dell’Interno che deve vigilare sul corretto svolgimento delle votazioni e dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, da cui si aspettano immediati interventi a carattere inibitorio, ferma restando la valutazione, da parte del nostro Movimento, di presentare formale esposto. Noi abbiamo rispettato il silenzio elettorale, dopo una campagna fin troppo rumorosa. Per rispetto delle regole e degli elettori. Non tutti hanno fatto lo stesso. I cittadini dimostreranno di non apprezzare simili comportamenti”, conclude Civati.