Referendum costituzionale, Balestra (Idea): “Riforma Renzi confusa e piena di squilibri”
30 Luglio 2016
di redazione
“La Riforma costituzionale, così come presentata dal Governo Renzi, appare confusa, anomala in molti aspetti. Gioca su un sistema di squilibri e su una complessità difficilmente comprensibile, con l’unico scopo mirato di dividere il Paese e creare astensionismo al Referendum”, queste le considerazioni espresse dal Consigliere comunale di Ascoli Piceno, Laura Balestra, capogruppo della Lista “Ascoli Civica” e iscritta al Movimento IdeA.
“È necessario – prosegue – adottare un criterio di metodo per strutturare idee e riflessioni corrette in vista di un voto che sia ragionato e decisivo a favore del No. Una delle mete prefissate dalla Riforma sarebbe, ad esempio, la presunta semplificazione, che in realtà pone all’attenzione un vero e proprio problema di complicazione delle cose in termini di legislazione e di iter dei procedimenti legislativi, i quali anziché snellirsi diverranno invece sempre più elefantiaci nella loro articolazione”.
“Tutto questo è allo stesso tempo conseguenza e causa di un gravoso processo in atto di disfacimento e disgregazione della società e del ruolo del Parlamento Italiano”. In una tale situazione è facile, dunque, lasciar spazio a riforme contenenti “clausole di ambiguità” – come le ha definite il Senatore Gaetano Quagliariello nel suo libro “Perché è saggio dire di No”. “Illogiche e ambigue – conclude Balestra – risultano infatti molte delle riformulazioni del testo, basti pensare alle ripartizioni dei rispettivi ambiti di potere tra Stato e Regioni, tutte versate nel trasferire allo Stato piene competenze e libertà d’azione nell’imporre dall’alto le proprie disposizioni”.
“La formula riformista renziana appare più che mai nebulosa e troppo complessa, forse volutamente, affinché il voto degli Italiani non sia pienamente consapevole alle urne e il ruolo del Parlamento, e quindi della politica, vada sempre più a svilirsi. Che fare, dunque? Un atto saggio: votare No al Referendum per difendere i reali valori della democrazia”.