Referendum costituzionale, Renzi: “Ho bisogno di voi”. Verdini o Bersani?
03 Maggio 2016
“Ho bisogno di voi”, scrive Matteo Renzi chiedendo uno sforzo al Pd sul referendum costituzionale, attraverso la consueta enews settimanale. Ma il premier avrebbe potuto scrivere “Ho bisogno di voti” visto che, per adesso, chi scopre le carte per sostenere Renzi e il referendum è Verdini. I verdiniani, la componente “Ala” che ha appena presentato il suo simbolo per le Comunali in attesa del referendum popolare. Con grande e solito scorno della minoranza dem nel Partito Democratico, e di Bersani che, proprio pensando ai verdiniani, annuncia che se la situazione politica non cambia si sentirà “libero” anche sul voto referendario.
Renzi, lo stesso Renzi che ha votato in Parlamento una legge di riforma costituzionale senza una maggioranza qualificata, che invece di accompagnare l’iter delle riforme con una consultazione popolare ha preferito trasformare il referendum in una prova sulla sua tenuta politica e l’esistenza in vita di questo governo (“la rottamazione vale anche per me. Se non riesco vado a casa”), adesso chiede una mobilitazione dal basso, un grande sforzo collettivo che coinvolga scuole, comuni, luoghi di sport. Il Comitato per il Sì, dice Renzi, dovrà “vincere e convincere”, ma tra sondaggi ed esperti del ramo, i giuristi che di recente hanno bocciato la riforma, il premier cammina sui carboni ardenti.
“Io l’ho approvata quella riforma in Parlamento con problemi, richieste di modifica e un passo avanti lo è quella riforma”, commenta Pierluigi Bersani. “Quindi gradirei votare sì anche al referendum purchè non mi cambino la carte in tavola e dicano che è la madre di tutte le battaglie come se fosse una battaglia tra gli arcangeli e i gufi. Io sono un democratico del Pd e a me sulla strada di un plebiscito a due passi dal delirio non mi ci portano”. “E poi sento dire da Ala che vedono nel referendum una specie di pegno per un nuovo quadro politico”.
“Leggo sui giornali che votano sì e poi si candideranno con Renzi e non ho visto smentite… Sento poi dire che questi comitati per il Sì selezioneranno la nuova clsse dirigente. Mi pare che siamo abbastanza accoglienti…”, aggiunge Bersani. “Io dico che tutte queste cose non c’entrano niente con le modifiche della Costituzione. Quindi se nelle prossime settimane le vedo rimuovere queste cose bene, sarò contentissimo. Altrimenti mi sento libero”. Intanto l’ala stilizzata con i colori della bandiera italiana, lo sfondo blu e un bel rosso ammiccante, è pronta a veleggiare verso i lidi governativi. A un mese dalle amministrative i verdiniani ‘coniano’ il proprio simbolo in vista dell’esordio in campagna elettorale. Sostegno al Pd con modalità ma un sì convinto al referendum istituzionale.