Referendum, è scontro Renzi Brunetta: “Il tema è la sua credibilità e la sua retorica parolaia”
12 Ottobre 2016
Ieri sera, chiudendo la puntata di Politics in cui era ospite, Matteo Renzi aveva provocato Brunetta: “La mia solidarietà ai telespettatori di Politics per aver sopportato me stasera, ma soprattutto per dover sopportare Brunetta la prossima settimana”. E oggi in Aula alla Camera il premier ha rincarato la dose.
L’ordine del giorno recava “Comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio Europeo del 20 e 21 ottobre”. Ma lo scontro tra Matteo Renzi e le opposizioni in aula alla Camera si è subito acceso su altri temi. Il premier lamentava lo svolgimento di un “dibattito disarticolato, tra persone che parlano del Consiglio Europeo e chi si cimenta in argomenti a piacere”. E il fatto che alla proposta di “temi alti” siano arrivate “risposte basse”. Alle quali però Renzi non ha rinunciato a rispondere, con toni non troppo da premier.
A colpi di ”Lei non rispetta l’Italia” e ”imbroglione”è incalzata la polemica. L’occasione è, ancor una volta, il referendum sul ddl Boschi. A dar fuoco alle polveri non ci ha pensato su due volte il presidente dei deputati di Forza Italia, ”La fiducia in lei si è dimezzata in 30 mesi, dal 60 al 30%. In 30 mesi in cui lei ha potuto fare carne di porco della democrazia parlamentare, nonostante questo, la fiducia nella sua persona è crollata di 30 punti. La gente ha capito la malattia politica che la affligge, l’azzardo morale, il non mantenere la parola. Studi la teoria dei contratti dell’ultimo premio Nobel: l’azzardo morale è imbrogliare…”.
Il leader Pd non ci sta. Il primo affondo del presidente del Consiglio colpisce anche i cinque stelle: ”Ho sentito parlare di dittatura 2.0 da M5S. Brunetta ha detto che si fa carne di porco della democrazia. Ma siccome le parole sono importanti e in questa aula 90 anni fa qualcuno ebbe l’ardire di pronunciare parole che misero fine all’esperienza della democrazia e qualcuno ha pagato con la vita, questo Paese vi consente di essere liberi, poi votate sì, no o come volete, ma dovete rispettare l’Italia”.
Il secondo affondo renziano riguarda la citazione della teoria del Nobel: ”Evidentemente l’onorevole Brunetta è giù di morale per l’ennesima mancata assegnazione del Nobel che anche quest’anno, incomprensibilmente, non è andato da quella parte…”. E non contento di provocazioni da spogliatoi incapaci di colpire il cuore della faccenda politica, Renzi aggiunge: ”L’onorevole Brunetta ha detto che ho parlato del nulla. No, non stavo parlando di lei onorevole… ”.
E ancora, per rispondere a Brunetta convinto che nel 2017 Renzi non sarà più a palazzo Chigi: ”A Roma 2017, che ci sia io o meno, l’Italia dovrà essere protagonista. E lei fa perdere un’occasione al suo partito, che a livello europeo dovrebbe avere un ruolo rilevante”.
Brunetta attende la fine della replica del premier per controbattere: ”Quando il presidente del Consiglio interloquisce con i singoli parlamentari e polemizza con i singoli parlamentari, aizza la polemica e merita ovviamente le risposte del caso. Quindi se io prima ho detto ‘azzardo morale’ era per dire una cosa nobile per non dire che lei, presidente Renzi, è un imbroglione!”.
Il clima del referendum alle porte, ormai, ha mandato in escandescenza definitivamente il presidente del consiglio.