Referendum, Gasparri: “Da Forza Italia NO convinto e totale”

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Referendum, Gasparri: “Da Forza Italia NO convinto e totale”

16 Ottobre 2016

“Da FI un convinto e totale No alla riforma costituzionale e al governo Renzi. Bocciamo una finta riforma istituzionale, scritta malissimo, che non semplifica, non taglia i costi, non serve a rilanciare il Paese”, lo ha detto Maurizio Gasparri, Forza Italia, vicepresidente del Senato. 

“L’Italia ha bisogno di risorse per le famiglie, di lavoro, di sicurezza, di un’assistenza sanitaria efficiente. Tutto questo non lo porta, come vogliono far credere, la riforma Renzi-Boschi. Nessun catastrofismo, nessuna sciagura all’orizzonte con la vittoria del No. Solo la netta sconfitta di un governo che ha scritto una legge sbagliata e ha fallito su tutti i fronti. FI e’ impegnata per far vincere il No. Questo e’ il nostro unico obiettivo”. 

La riforma della Costituzione è “l’imposizione di una sola parte”, secondo Mara Carfagna. Parlando all’Arena su Rai Uno, la Carfagna ha spiegato: “Forza Italia è da sempre riformista ma è anche per le cose fatte bene, per le buone riforme. Se dovesse vincere il no, servirebbe un governo per rifare la legge elettorale e riportare al voto gli italiani”. 

“Il fatto che il fronte del no sia variegato – ha aggiunto – non è un problema, perché come accadde nel ’48 le regole del gioco vanno scritte insieme, mentre questa riforma è l’imposizione violenta di una sola parte politica. Noi avevamo approvato nel 2005 una riforma coraggiosa e innovativa in un quadro politico di grande conflittualità, nonostante la persecuzione mediatica e giudiziaria ai danni di Berlusconi. Con la riforma Renzi-Boschi invece il bicameralismo perfetto di oggi diventa un bicameralismo imperfetto e pasticciato. E l’Italia risparmierà il costo di un caffè a cittadino”. 

Ieri Silvio Berlusconi ha ribadito “la determinazione e la convinzione nella battaglia per il NO” al referendum costituzionale. Il leader di Forza Italia, in un lungo messaggio inviato alla “festa azzurra” in corso nella provincia di Bari ha detto con chiarezza di essere contrario al ddl Boschi, annuncia che il centrodestra presenterà un proprio pacchetto di riforme che hanno come perno il presidenzialismo, ma soprattutto invia un messaggio di sfratto a palazzo Chigi: “In caso di bocciatura del referendum Renzi dovrà trarre le conseguenze del fallimento di un progetto al quale ha legato la sua intera azione politica”.

Berlusconi ha quindi parlato di “svolta” che porterà non “all’ingovernabilità ma ad un governo eletto dai cittadini”.