Referendum, Quagliariello-Vaccaro: “Da Agropoli a Castelnuovo di Porto, difendiamo la democrazia”
02 Dicembre 2016
“Da Agropoli a Castelnuovo di Porto, difendiamo la democrazia in difficoltà”, lo scrivono in lettera agli elettori i parlamentari Gaetano Quagliariello e Guglielmo Vaccaro, impegnati nella chiusura della campagna elettorale per il NO al referendum costituzionale, in Campania.
“In queste due cittadine italiane,” proseguono, “i teorici del Sì daranno il peggio di sé, cercando di comprimere gli spazi di democrazia e di alterare il risultato elettorale” del prossimo 4 dicembre. Un sussulto di dignità ci impegna, in questa fase conclusiva della campagna referendaria, a dedicarci a questi due luoghi simbolo della democrazia ferita per attentare alla Costituzione”.
Nei giorni scorsi, il presidente della Regione Campania, De Luca, aveva suggerito proprio al sindaco di Agropoli di offrire alla cittadinanza una “frittura di pesce”, in cambio di voti per il Sì. “Partiamo da Agropoli,” dicono i parlamentari, “per dare solidarietà ai cittadini di questa comunità, evocata quale simbolo del voto clientelare, ed arriveremo a Castelnuovo di Porto domenica 4 dicembre”.
Nel corso dell’iniziativa per la chiusura della campagna elettorale, Quagliarello e Vaccaro hanno annunciato un momento, ironico quanto simbolico, di liberazione del pescato di giornata proprio in risposta alle dichiarazioni di De Luca, e per battersi contro il voto clientelare, in nome di un Mezzogiorno che non si piega al potente di turno.
“Lungo il cammino che faremo a piedi da Agropoli a Napoli – città dove il potere regionale si è manifestato per chiedere voti in un modo a dir poco naif e del tutto diseducativo – aggiungono i parlamentari, “lungo la Strada Statale 18, spiegheremo a tutti i cittadini interessati la straordinarietà del momento” e dunque la necessità di dire NO al pasticcio costituzionale Renzi-Boschi-Verdini.
Alle 20:00 di domenica, fanno sapere Quagliariello e Vaccaro, “partiremo con una delegazione di rappresentanti di lista verso Castelnuovo di Porto, dove ben 1200 seggi scrutineranno i voti degli italiani all’estero”. In quest’ultimo caso, ricordano i parlamentari, è stato proprio il governo nazionale a comportarsi in modo disinvolto e dannoso per la democrazia.
“Facendo fare passi falsi alla rete diplomatica, spendendo soldi in quantità con voli di Stato e lettere a domicilio (quella spedita da Renzi, ndr) si è militarizzata la competizione elettorale sugli italiani all’estero cercando di profittare di un sistema elettorale pieno di fragilità”.
“Due vicende, questa campana e quella del collegio estero, che rappresentano due aggressioni alla democrazia. Gesti figli della paura di perdere”. Una paura comprensibile, che tutti possono avere durante una competizione elettorale importante come il referendum costituzionale, “ma mai fino al punto da mortificare il diritto dovere per gli italiani di partecipare liberamente e senza vincoli al gesto più importante della nostra convivenza civile”.
“Abbiamo dedicato la pagina facebook e l’account instagram di Guglielmo (Vaccaro, ndr) a questo cammino, dove potrete seguire tutte le tappe del tour e interagire con noi”, concludono i parlamentari. “Difendiamo tutti insieme la democrazia in difficoltà; il 4 dicembre votate e fate votare NO!”.