Referendum riforme, stracci tra Boschi e Cuperlo. Renzi: “Costituzionalisti difendono codice Hammurabi?”
10 Maggio 2016
Pd in sofferenza sulla riforma costituzionale e il referendum. In una direzione del Pd lunga qualche decina di minuti, Matteo Renzi propone una tregua alla minoranza interna del partito, mentre scatta la polemica tra Maria Elena Boschi, il ministro delle riforme, e Gianni Cuperlo.
Chi vota al no al referendum, dice la ministra, vota come Casa Pound. Poi Boschi spiega di averlo detto provocatoriamente perché era stanca di sentirsi ripetere che la sua riforma è stata fatta con i voti di Verdini.
Tensione come al solito alle stelle, dunque, con Renzi che però adesso ha bisogno di compattare, per quel che può, il partito.
“Non abbiamo nessun motivo per continuare una sfibrante discussione interna – e’ l’appello di Renzi – Non chiedo una moratoria delle polemiche. Ma si deve fare uno sforzo per non vergognarsi di cio’ che abbiamo fatto in questi anni”.
“Non voglio sottacere i tanti problemi sul territorio: sono meno di quelli che i media raccontano, piu’ di quelli che dovrebbero esserci”.
Cinque mesi per una “mobilitazione permanente” per il referendum istituzionale, che Renzi immagina capillare con “banchini” in citta’ ma anche nei luoghi di vacanza.
Al che Cuperlo osserva: “nessuno ha la benda sugli occhi e vediamo le tante ombre, dall’ingresso formale di Verdini in maggioranza alla questione morale di lunga data”. E sulla Boschi: “Ho atteso la smentita – chiede l’ex presidente del Pd – della ministra Boschi che ha posto parte della sinistra sullo stesso piano di Casa Pound”.
“Che senso ha spingere la polemica sino ad ignorare che tra chi scegliera’ di dire no ci sono i vertici dell’Anpi o 11 presidenti emeriti della Consulta?”.
“Io ho piu’ volte sentito equiparare – risponde il ministro in direzione – chi vota si’ alle riforme a Verdini. Io mi sono limitata a constatare che chi votera’ no lo fara’ assieme a Casapound”.
“Gianni, la nostra gente e’ stanca, quando gli attacchi sono su motivi pretestuosi”, conclude.
“Noi dobbiamo rispetto per chi fa scelte diverse ma pretendiamo rispetto”, chiarisce Renzi, tanto rispettoso da definire i costituzionalisti del no degli “archeologi”. “Forse stanno difendendo il codice di Hammurabi e non la Costituzione”.