Regeni, capo sindacato ambulanti rivela: l’ho denunciato io agli Interni
29 Dicembre 2016
“Sì, l’ho denunciato e l’ho consegnato agli Interni e ogni buon egiziano, al mio posto, avrebbe fatto lo stesso”. Così il capo del sindacato autonomo degli ambulanti egiziani, Mohamed Abdallah, in un’intervista rilasciata all’edizione araba dell’Huffington Post ammette di avere denunciato Giulio Regeni agli Interni.
“Siamo noi che collaboriamo con il ministero degli Interni. Solo loro si occupano di noi ed è automatica la nostra appartenenza a loro. Quando viene un poliziotto a festeggiare con noi a un nostro matrimonio, mi dà più prestigio nella mia zona”, afferma ancora il sindacalista.
“Io e Giulio – racconta Abdallah – ci siamo incontrati in tutto sei volte. Era un ragazzo straniero che faceva domande strane e stava con gli ambulanti per le strade, interrogandoli su questioni che riguardano la sicurezza nazionale. L’ultima volta che l’ho sentito al telefono è stato il 22 gennaio, ho registrato la chiamata e l’ho spedita agli Interni”.
“E’ illogico – dice Abdallah – che un ricercatore straniero si occupi dei problemi degli ambulanti se non lo fa il ministero degli Interni. Quando io l’ho segnalato ai servizi di sicurezza, facendo saltare la sua copertura, lo avranno ucciso le persone che lo hanno mandato qua”.
I tabulati di Abdallah sono stati richiesti e consegnati lo scorso maggio alla magistratura italiana che indaga sull’omicidio. Dubbi e sospetti sul ruolo del sindacalista erano emersi già a marzo, quando un’amica del ricercatore Hoda Kamel, dell’Egyptian Center for Economic and social rights, in una intervista aveva parlato di una “vendetta” dell’uomo nei confronti di Regeni, e affermato che il sindacato è “infiltrato dai servizi”.