Regionali Emilia Romagna, negli spot di Bonaccini scompare sia il Pd che il rosso

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Regionali Emilia Romagna, negli spot di Bonaccini scompare sia il Pd che il rosso

Regionali Emilia Romagna, negli spot di Bonaccini scompare sia il Pd che il rosso

25 Novembre 2019

A vederlo così sui manifesti, non conoscendone il passato, non sapendo che egli è stato segretario provinciale modenese e regionale del Pd, braccio destro di Pierluigi Bersani prima e di Matteo Renzi poi, sembrerebbe il candidato della Lega.
E invece no, Stefano Bonaccini – look cool a parte – è sempre lui, ma del suo Pd nella campagna elettorale per le Regionali in Emilia Romagna proprio non vi è traccia. Sono apparsi in questi giorni, infatti, i primi cartelli elettorali del presidente uscente e dallo spot è scomparso non solo il simbolo Dem, ma anche il colore rosso.

Una elezione che ha una valenza fondamentale per il Pd che davvero non può permettersi di perdere la roccaforte emiliano romagnola pena la caduta del Governo e fors’anche la fine del partito. Ma che paradossalmente proprio il Pd, per sperare di non soccombere, deve accettare di mimetizzarsi, di confondersi coi colori dell’avversario leghista. Col verde Padania. Insomma, deve rinnegare la propria identità nella terra che finora i Dem hanno sentito come propria: a Modena, a Bologna, a Reggio Emilia, territori che fino a pochi anni fa la sinistra conquistava con percentuali bulgare.

‘Emilia Romagna: un passo avanti’ – lo slogan scelto da Bonaccini e il colore adottato è proprio quello leghista. Verde, come il colore preferito da Matteo Salvini e da Lucia Borgonzoni. Verde speranza. La speranza, forse, che qualcuno si confonda e voti il candidato della sinistra immaginando che egli sia non l’uomo Dem per eccellenza, ma il candidato del Carroccio, il politico del cambiamento. Con buona pace delle Sardine che intonano nelle piazze emiliano romagnole ‘Bella Ciao’, che attaccano la Lega con forza e con buona pace del redivivo compagno Nicola Zingaretti… L’unico fortissimo ‘Ciao’ che Stefano Bonaccini manda con questi cartelli è alla sinistra del cui colore rosso, evidentemente, oggi si vergogna.