Regionali. La Russa: “Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto”
03 Marzo 2010
di redazione
"Non vorrei fare la parte dell’eversivo ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto". Non usa mezzi termini il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che in due interviste a Repubblica e al Riformista individua i responsabili dei problemi con le liste.
"A Roma i radicali hanno commesso un atto di violenza e il magistrato ci ha impedito di presentare le liste. Per non parlare di quelli del Pd. Visto che gli è andata male con il gossip, con le zoccole, con i processi di Berlusconi e con le bugie – sostiene La Russa – ora hanno scoperto una nuova frontiera: vogliono vincere giocando da soli. Ma non si illudano".
Sul caso di Milano La Russa replica a Umberto Bossi, che ha parlato di "dilettanti allo sbaraglio". "La Lega ci aveva garantito 500 firme a sostegno del listino di Roberto Formigoni", dice il ministro. "Invece si sono presentati alle due di notte con 300 firme, di cui solo 30 autenticate". Quanto accaduto in Lombardia, aggiunge l’esponente del Pdl, "è un grande campanello d’allarme. Significa che, almeno a livello locale, i meccanismi dei due partiti che si sono fusi nel Pdl devono essere ancora rodati, che i ruoli di ciascuno non sono ben definiti".