Regionali. Nel Lazio non ammessa lista Pdl

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Regionali. Nel Lazio non ammessa lista Pdl

09 Marzo 2010

La lista Pdl provinciale di Roma non è stata ammessa. A deciderlo l’Ufficio elettorale circoscrizionale presieduto da Anna Argento che si è espressa sulla lista Pdl presentata ieri in seguito all’approvazione del decreto legge salva-liste.

"Stiamo lavorando per predisporre l’appello al Consiglio di Stato". Così gli avvocati del Pdl replicano alla nuova esclusione da parte dell’Ufficio elettorale della lista Pdl Roma dalle elezioni regionali del Lazio. Per la notifica è arrivata in Tribunale una delegazione del Pdl formata dal coordinatore romano Gianni Sammarco, dal deputato del Pdl Marco Marsilio e il presidente del XIX Municipio Alfredo Milioni. 

Lunedì era stata consegnata ex-novo la documentazione in base al cosiddetto decreto salvaliste, ma la lista è stata esclusa ugualmente. A questo punto al Pdl non resta che il ricorso al Consiglio di Stato.

Ecco le tappe della vicenda. Per irregolarità nella consegna della documentazione, la lista provinciale di Roma dei candidati Pdl non è ammessa. Il Pdl ricorre al Tribunale di Roma, Ufficio centrale circoscrizionale, che il 28 febbraio respinge l’istanza. Il Pdl fa appello all’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’appello, che il 3 marzo respinge il ricorso. Il Pdl fa quindi ricorso al Tar del Lazio, che l’8 lo respinge, escludendo di fatto la lista Pdl Lazio dal voto e giudicando inapplicabile il dl salva-liste del governo (il 6 maggio la sentenza di merito). Il Pdl annuncia l’appello al Consiglio di Stato e ripresenta in Tribunale la lista Pdl Lazio, ossia chiude l’iter di deposito in base al dl salva-liste.

Manca una firma: l’ufficio centrale elettorale della Corte d’Appello di Roma non accetta il listino Polverini, a cui è collegata la candidatura a governatore, che decade. Il Pdl fa ricorso alla Corte d’appello, con la documentazione che sana le irregolarità. Il 4 marzo il listino è riammesso: la candidatura Polverini torna in pista.