Renzi a Che tempo che fa: martedì nuova legge elettorale

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Renzi a Che tempo che fa: martedì nuova legge elettorale

10 Marzo 2014

 Matteo Renzi sceglie il salotto di Fabio Fazio, Che tempo che fa, per ricordare temi e tempi della agenda di governo, dalla legge elettorale alla questione del fisco, passando per il piano di edilizia scolastica lanciato nei giorni scorsi. Il premier si difende ancora una volta dagli attacchi per la canzoncina di benvenuto nella scuola di Siracusa: "Credo che ci siano pregiudizi di politici e di non politici come Grillo: vorrebbero che noi restassimo chiusi e asserragliati nel Palazzo perché sanno che se andiamo fuori il loro giochino non funziona più", dice. Aggiunge che in tre anni il governo metterà una cifra consistente sul piano di riqualificazione della edilizia scolastica puntando come copertura ai fondo di coesione. Sulla legge elettorale Renzi dice che il voto arriverà per martedì, e sul tema della parità di genere commenta: "La parità vera è quando una donna non viene licenziata perché è incinta o quando vengono creati nuovi asili nido". Mercoledì dovrebbe invece toccare alla riduzione del Cuneo fiscale. Il premier ironizza sul fatto che ormai nessuno crede più alle promesse di tagliare le tasse ma lui si impegna a un taglio di 10 miliardi di euro e a costruire un "fisco amico". Sui soggetti verso cui indirizzare le risorse Renzi sembra trovare un punto di equilibrio tra sindacati e Confindustria, ma ricorda che a decidere sarà il Governo. Se i sindacati saranno contro, "ce ne faremo una ragione", anzi è bene che inizio a pubblicare in modo trasparente i loro bilanci. Sulla questione dei sottosegretari indagati, dice: "non sono d’accordo che l’avviso di garanzia in quanto tale sia immediatamente segno di colpevolezza". Cita la Grande Bellezza, spende molti elogi per Sorrentino e da oggi si riparte.