Renzi a Roma, resa dei conti con Bersani
18 Aprile 2013
di redazione
Matteo Renzi ha dimostrato che non si può eleggere il capo dello Stato senza o contro di lui. Ieri sera il sindaco di Firenze è volato a Roma: prima cena con i suoi, una sessantina di parlamentari circa, poi resa dei conti con Bersani. Che ammette: "Fase nuova". Il Pd è nel caos, tra spinte centrifughe e rischio scissione. Il metodo primarie potrebbe anche essere usato per scegliere il candidato al Quirinale del partito. In ogni caso, Renzi è diventato il mazziere, ha affossato Marini, dice che non c’è accordo su D’Alema e alla fine potrebbe convergere su Prodi o far convergere su Rodotà. Nel frattempo i renziani (e non solo) votano tatticamente Chiamparino, 90 voti alla seconda conta per l’elezione di un Presidente della Repubblica favorevole alla Tav. Rodotà cala di poco ma continua a intercettare il consenso di vendoliani, grillini, piazzapulita, Celentano e antiberlusconiani tutti.