Renzi alla Anm: ridurre stipendi non minaccia libertà dei giudici
18 Aprile 2014
di redazione
Il premier Matteo Renzi risponde alle critiche e ai malumori dell’Anm. "Rispetto il principio di separazione dei poteri e non commento le sentenze", dice il premier, "quindi mi aspetto che i magistrati non commentino le leggi che li riguardano”. Il presidente del Consiglio lo ha detto a margine del consiglio dei ministri dopo l’approvazone del decreto su Irpef e Irap e sulle coperture della spending. Renzi esalta il ruolo della magistrature, "i giudici fanno un lavoro straordinario, sono liberi e indipendenti", ma non si salveranno dai tagli e dovranno contribuire anche loro: "Non credo che portare lo stipendio di un magistrato da 311 mila a 240 mila euro sia un attentato all’indipendenza della magistratura".