Renzi, bocciato dai terremotati
05 Dicembre 2016
di Redazione
Non sono bastate le numerose visite nella regione colpita dal terremoto a convincere i marchigiani sulla riforma costituzionale. Il “Sì” alla riforma costituzionale si è fermato al 44,95% contro il 55,05% del “NO”. Le province più colpite dal sisma hanno fatto registrare le percentuali più alte di “NO“. Mentre a Pesaro il “Sì” è arrivato 47,58% contro il 52,42% dei “NO”, ad Ancona 46,44% contro il 53,56%, nel Maceratese, nel cuore delle zone terremotate, il “Sì” ha raccolto solo il 44% dei consensi contro il 56% dei “NO”. Un po’ più a sud, a Fermo, il “Sì” ha ottenuto il 41,46% mentre si sono schierati con il “No” il 58,54%, percentuali simili all’ascolano: 41,12% per il «sì» e il 58,88%.
Tutto questo è accaduto nella regione che ha portato alle urne una delle percentuali più alte di elettori con il 72,85%. L’affluenza alle urne registrata è stata il 74,87%, nel capoluogo della provincia , Pesaro, città per altro del presidente della Regione Luca Ceriscioli schierato per il sì, l’affluenza è stata del 76% , seguita da Ancona con il 73,98% (nel capoluogo 72,56%), Fermo (72,07%), Ascoli (71,09%) e Macerata (70,74%). Le province dove si è votato di più sono anche quelle dove il «sì» ha raccolto il maggiore consenso, ma non è bastato a contenere l’ondata popolare contraria alla riforma.
Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, all’indomani del risultato del voto che a mandato a casa il premier Matteo Renzi ammonisce: “Gli italiani hanno scelto di far cadere Renzi con un voto che non è stato sulla riforma costituzionale ma esclusivamente politico: una sconfitta brutta e netta, una grande occasione persa di riformare il Paese”. Matteo Ricci aggiunge ’’Ora si apre una fase molto delicata sul piano istituzionale e socioeconomico, con la Legge di stabilità da approvare e la trattativa con la Ue in corso”. ”Massima fiducia nelle scelte che Mattarella farà’’.