Renzi: “C’è Italia che minaccia e Italia del sì”. Assedio De Magistris, M5S, Berlusconi
11 Maggio 2016
“C’è un’Italia che insulta gli altri, che usa riferimenti alla mafia, che minaccia”, scrive Matteo Renzi nella sue enews dopo gli attacchi concentrici del sindaco De Magistris, dei 5 Stelle e di Silvio Berlusconi. “E c’è un’Italia che invece dice sì”, prova a rilanciare il premier. “Una Italia che ci prova. E giorno dopo giorno si carica la fatica e la gioia di restituire speranza e credibilità al Paese piu’ bello del mondo”.
“Il sindaco di Napoli mi insulta e minaccia con volgarita’ indegne di un uomo pubblico”, dice Renzi, dopo le bordate partite dal primo cittadino del capoluogo campano, Luigi de Magistris. “A leggere alcune dichiarazioni politiche sembra proprio che a qualcuno sia scappata la frizione”. Insieme a De Magistris, Renzi ce l’ha anche con i Cinque Stelle che “equiparano il PD alla mafia, cercando in tutti i modi di oscurare il proprio atteggiamento incoerente sulla vicenda del sindaco di Livorno”.
Con “Berlusconi, che dice che con queste riforme saremo al regime, ignorando che le ha votate anche lui fino al momento dell’elezione di Mattarella”. Con Salvini, che “accusa il Colle e Palazzo Chigi di avere le mani sporche di sangue per gli immigrati”. Ormai è guerra aperta tra Comune di Napoli e Palazzo Chigi, con sullo sfondo la questione del commissariamento di Bagnoli, il tutto acceso dalla campagna elettorale.
“Parlano del mio comizio per nascondere la questione morale che sta travolgendo il presidente del Consiglio”, rincara la dose De Magistris. “Lo scandalo e’ che il premier per salvarsi si appende a Verdini, condannato in primo grado, e non che io ho detto che hanno bisogno dei pannoloni. Se parlando con il cuore scappa qualche parola, vivaddio, sono comizi”.
“Non voglio piu’ fare polemiche con il presidente del Consiglio Renzi,” aggiunge De Magistris, “Non e’ lui il candidato”.
Attacca anche Valeria Valente, la candidata a sindaco del Pd: “Oramai e’ chiaro chi sta iniziando a farsela addosso e’ de Magistris. Si rende conto che la campagna elettorale non sara’ una passeggiata”. Tra i due volano stracci anche su rimborsi e benefit elettorali.
De Magistris ne ha anche per il candidato di centrodestra Gianni Lettieri: “A Lettieri andrebbe fatto l’antiriciclaggio, ci deve spiegare dove trova i milioni di euro che sta investendo per la campagna elettorale “, ha detto il sindaco di Napoli.
Lettieri, che ieri aveva ironicamente chiesto l’antidoping per De Magistris, risponde: “Querelo de Magistris, la mia dichiarazione dei redditi e’ pubblica. Ho deciso di spendere un po’ di soldi per la mia citta’ e sono soldi personali perche’ voglio strappare questa citta’ dalle mani di un cialtrone”.
Non contento, ieri sera De Magistris torna all’attacco del Pd nel corso di un incontro per ricordare l’ex sindaco Pci di Napoli Maurizio Valenzi: “La memoria del Pci di Berlinguer e Valenzi e’ completamente dispersa da gran parte degli attuali vertici del Pd”.